Venerina (Clemente Susini)


Contributori ai progetti Wikimedia

Article Images

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto

m

Riga 1: Riga 1:

{{sposta|1=Venerina|2=chiedo inversione di redirect, secondo le fonti [https://catalogo.sma.unibo.it/it/29/ricerca/detailiccd/4418/][https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=161380] la scultura si chiama ''Venerina'' senza l'articolo}}

{{S|sculture}}

{{S|sculture}}

{{Opera d'arte

{{Opera d'arte

|titolo = La Venerina

|titolo = Venerina

|immagine = Clemente Susini Venerina.JPG

|immagine = Clemente Susini Venerina.JPG

|grandezza immagine =

|grandezza immagine =

Riga 34: Riga 35:

}}

}}



'''''La Venerina''''' (“piccola [[Venere (divinità)|Venere]]") è una statua anatomica in [[cera d'api]] realizzata dal [[Ceroplastica|ceroplasta]] [[Clemente Susini]] alla fine del XVIII secolo e conservata presso il Museo di Anatomia e Ostetricia di [[Palazzo Poggi]] a [[Bologna]] <ref name="Arte">{{Cita web|url=http://www.arte.it/guida-arte/bologna/da-vedere/opera/la-venerina-2439|titolo=La Venerina|autore=ARTE.it|sito=arte.it|lingua=it}}</ref> .

La '''''Venerina''''' (“piccola [[Venere (divinità)|Venere]]") è una statua anatomica in [[cera d'api]] realizzata dal [[Ceroplastica|ceroplasta]] [[Clemente Susini]] alla fine del XVIII secolo e conservata presso il Museo di Anatomia e Ostetricia di [[Palazzo Poggi]] a [[Bologna]] <ref name="Arte">{{Cita web|url=http://www.arte.it/guida-arte/bologna/da-vedere/opera/la-venerina-2439|titolo=La Venerina|autore=ARTE.it|sito=arte.it|lingua=it}}</ref> .



== Descrizione ==

== Descrizione ==

Riga 53: Riga 54:

== Note==

== Note==

<references />

<references />


==Bibliografia==

* {{cita pubblicazione|titolo=Il restauro della Venerina del Museo di Palazzo Poggi di Bologna.Un intervento innovativo per la realizzazione di strutture di sostegno nelle opere in ceroplastica |autore=Andreina Andreoni|autore=Chiara Gabbriellini|autore2=Francesca Kumar|autore3=Francesca Rossi|autore4=Fulvio Simoni|autore5=Laura Speranza|autore6=Filippo Tattini |numero=23|anno=2011|rivista=OPD Restauro |editore=Opificio delle Pietre Dure|città=Firenze}}



==Altri progetti==

==Altri progetti==


Versione delle 09:07, 26 mag 2024

Venerina
AutoreClemente Susini
Datafine del XVIII secolo
Materialecera d'api
UbicazioneMuseo di Palazzo Poggi, Bologna

La Venerina (“piccola Venere") è una statua anatomica in cera d'api realizzata dal ceroplasta Clemente Susini alla fine del XVIII secolo e conservata presso il Museo di Anatomia e Ostetricia di Palazzo Poggi a Bologna [1] .

Descrizione

Clemente Susini si ispirò alla Venere dei Medici. Il modello in cera d'api rappresenta gli ultimi istanti di vita di una giovane donna morente sul letto di morte. Parti del torace e dell'addome sono rimovibili in modo da consentire l'ispezione anatomica degli organi interni.

Nella parte inferiore del ventre, nell'utero, si trova un feto nella sua prima fase di gestazione[1].

Georges Didi-Huberman considerava la Venere anatomica di Susini un capolavoro più dal punto di vista artistico che medico[2].

Storia

La Venerina è stata restaurata nel 2011 dall'Opificio delle pietre dure di Firenze.[3][4]

  • Il viso della Venerina

    Il viso della Venerina

  • Allestimento della teca dopo il restauro

    Allestimento della teca dopo il restauro

Note

  1. ^ a b ARTE.it, La Venerina, su arte.it.
  2. ^ (FR) Les romans de la Salpêtrière, Librairie Droz, 2008, ISBN 978-2-600-01153-2.
  3. ^ La "Venerina di Palazzo Poggi" torna a casa dopo il restauro eseguito dall’Opificio delle pietre dure di Firenze, su magazine.unibo.it. URL consultato il 15 settembre 2023.
  4. ^ Il restauro della Venerina - Sistema Museale di Ateneo - SMA, su sma.unibo.it. URL consultato il 15 settembre 2023.

Bibliografia

  • Chiara Gabbriellini, Francesca Kumar, Francesca Rossi, Fulvio Simoni, Laura Speranza e Filippo Tattini, Il restauro della Venerina del Museo di Palazzo Poggi di Bologna.Un intervento innovativo per la realizzazione di strutture di sostegno nelle opere in ceroplastica, in OPD Restauro, n. 23, Firenze, Opificio delle Pietre Dure, 2011.

Altri progetti

Collegamenti esterni