Treni della felicità


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== Bibliografia ==

== Bibliografia ==

* [[Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli]], ''"[http://id.sbn.it/bid/IEI0037375 Aiutiamo i bambini di Napoli]-[http://id.sbn.it/bid/CUB0006904 2]"'', Commissione Stampa e Propaganda del [[Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli]], [[Napoli]], [[1946]], Pagg. 23

* [[Giovanni Rinaldi]], ''I treni della felicità, storie di bambini in viaggio fra due Italie'', Ediesse, 2009

* [[Giorgio Amendola]], ''"Per la salvezza dei bambini di Napoli"'', in ''[[La Lotta]]'', Federazione Provinciale [[Città metropolitana di Bologna|Bolognese]] del [[Partito Comunista Italiano]], [[Bologna]], 4 gennaio [[1947]]

* ''Pasta nera'', film documentario di Alessandro Piva, prodotto da Seminal Film con Istituto Luce Cinecittà, 2011

* [[Gaetano Macchiaroli]], ''"[http://id.sbn.it/bid/RML0078441 Un'esperienza popolare del dopoguerra per la salvezza dei bambini di Napoli]"'', Federazione Provinciale di [[Città metropolitana di Napoli|Napoli]] del [[Partito Comunista Italiano]], [[Napoli]], [[1979]], Pagg. 28

* Giulia Buffardi, ''Il Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli 1946-1954'', Editori Riuniti, 2016

* [[Angiola Minella]], [[Nadia Spano]], [[Ferdinando Terranova]], ''"[http://id.sbn.it/bid/SBL0333826 Cari bambini, vi aspettiamo con gioia... - Il movimento di solidarietà popolare per la salvezza dell'infanzia negli anni del dopoguerra]-[http://id.sbn.it/bid/IEI0004115 2]"'', [[Nicola Teti Editore]], [[Napoli]], [[1980]], Pagg. 169

* Bruno Maida, ''L'infanzia nelle guerre del Novecento'', Einaudi, 2017

* [[Giovanni Rinaldi]], ''"[http://id.sbn.it/bid/RAV1845441 I treni della felicità: storie di bambini in viaggio tra due Italie]"'', [[Ediesse]], [[Roma]], [[2009]], Pagg. 198, ISBN 978-88-230-1335-3

* Angela Villani, ''Dalla parte dei bambini, Italia e UNICEF fra ricostruzione e sviluppo'', CEDAM, 2016

* [[Giulia Buffardi]], ''"[http://id.sbn.it/bid/TO01784876 "Quel treno lungo lungo…" - Il "Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli" - 1946-1947]"'', [[Libreria Dante & Descartes]], [[Napoli]], [[2010]], Pagg. 134, ISBN 978-88-6157-085-6

* [[Viola Ardone]], ''Il treno dei bambini'', romanzo, Einaudi, 2019

* [[Simona Cappiello]], [[Manolo Turri dall'Orto]], ''"[http://www.italiandoc.it/area/public/wid/DUOE/video.htm Gli occhi più azzurri. Una storia di popolo]"'', [[DVD]] di 46', [[Fondazione Gerardo Chiaromonte]] / [[ParteUtile]], [[Napoli]] / [[Milano]], [[2011]], Minuti 46, [[ISAN]] 0000-0000-0000-0000-0-0000-0000-A

* Bruno Maida, ''I treni dell’accoglienza - Infanzia, povertà e solidarietà nell'Italia del dopoguerra 1945-1948'', Einaudi, 2020 ISBN 9788806246365

* [[Alessandro Piva]], ''"[https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=%22PASTA+NERA%22&si=ACC90nxuVQO9WBG-fCGFSorfPFXlHhqj4I1jwWahB0lRlT-GWxdRPWlnVAXWi1Gh6czSsUOI2uYCUT9cx7GIg4ORfT2hu5SDFWuNvlSP3Flezw5I3XqKUF8%3D&ictx=1&ved=2ahUKEwia34CJkbCGAxV8hv0HHUTlDkkQ_coHegQIYRAD#ip=1 Pasta nera]"'', [[film]]- [[documentario]] di 62', [[Seminal Film]] / [[Istituto Luce Cinecittà]], [[[Bari]] / [Roma]], [[2011]], Minuti 62

* [[Giulia Buffardi]], ''"[http://id.sbn.it/bid/CSA0140516 Sul Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli (1946)]"'', in ''[[Meridione - Sud e Nord nel Mondo]]'', [[Edizioni Scientifiche Italiane]], [[Napoli]], Anno XIV, nn° 2/3, aprile/settembre [[2014]], Pagg. 228-263, [[ISSN]] 1594-5472

* [[Angela Villani]], ''"[http://id.sbn.it/bid/PAR1235483 Dalla parte dei bambini - Italia e UNICEF fra ricostruzione e sviluppo]"'', [[CEDAM]], [[Padova]], [[2016]], Pagg. 238, ISBN 978-88-13-35835-8

* [[Giulia Buffardi]], ''"[http://id.sbn.it/bid/NAP0768340 Il Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli - 1946-1954 - "Una bella favola iniziata nel lontano 1947..."]"'', [[Editori Riuniti]], [[Roma]], [[2017]], Pagg. 192, ISBN 978-88-6473-268-8

* [[Bruno Maida]], ''"[http://id.sbn.it/bid/BMT0034014 L'infanzia nelle guerre del Novecento]"'', [[Giulio Einaudi Editore]], [[Torino]], [[2017]], Pagg. 344, ISBN 978-88-06-21898-0

* [[Simona Cappiello]], ''"[http://id.sbn.it/bid/CAG2080234 Gli occhi più azzurri. Una storia di popolo]"'', [[Libro]] e [[DVD]] di 46', [[Edizioni La Città del Sole]], [[Napoli]], [[2018]], Pagg. 184, ISBN 978-88-8292-407-2

* [[Viola Ardone]], ''"[http://id.sbn.it/bid/VIA0434036 Il treno dei bambini]"'', [[Giulio Einaudi Editore]], [[Torino]], [[2020]], Pagg. 236, ISBN 978-88-06-24232-9

* [[Bruno Maida]], ''"[http://id.sbn.it/bid/RAV2116010 I treni dell'accoglienza - Infanzia, povertà e solidarietà nell'Italia del dopoguerra 1945-1948]"'', [[Giulio Einaudi Editore]], [[Torino]], [[2020]], Pagg. 361, ISBN 978-88-06-24636-5



== Collegamenti esterni ==

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Versione delle 12:34, 28 mag 2024

I treni della felicità sono stati una iniziativa sociale promossa dal Partito Comunista Italiano nel dopoguerra. Questa iniziativa ha visto, tra il 1945 e il 1947, oltre 70.000 bambini italiani del Centro Italia e del Sud Italia ospitati da famiglie del Nord Italia, ricevendo cibo, cure e un rifugio.[1] Dopo circa un paio di anni i bambini tornavano dalle loro famiglie, spesso mantenendo i contatti con le famiglie del Nord Italia.[2] In alcuni casi, i bambini rimasero con le nuove famiglie.[3]

Antefatti

Nel 1943, con l'avanzata degli Alleati in Italia, le grandi città del Meridione subirono enormi distruzioni causate dai bombardamenti angloamericani e i combattimenti terrestri. Le famiglie del Sud Italia, già in condizioni economiche difficili da prima della guerra, si ritrovano ancora più povere.[4] Nel 1945, all'indomani della fine della guerra, l'Italia era un Paese distrutto, che doveva fare i conti con la ricostruzione materiale e umana del proprio tessuto sociale. Per far fronte alla situazione di emergenza, in quasi tutte le grandi città nacquero comitati per risolvere i problemi contingenti come la distribuzione dei viveri, lo sgombero delle macerie e la tutela dell'infanzia.[5] La situazione dei bambini e dei ragazzi nel dopoguerra era particolarmente drammatica, vista la scarsità di beni di prima necessità e le distruzioni causate dalla guerra.[5][6]

Storia

Un primo passo di questa iniziativa fu mosso dalle donne dell’Unione Donne italiane, che chiese alle famiglie dell’Emilia Romagna e della Liguria di ospitare presso di loro bambini bisognosi: i primi bambini arrivarono a Reggio Emilia, Modena, Bologna, Genova e La Spezia. Fu proprio il sindaco di Modena, Alfeo Corassori, a dare l’appellativo di treni della felicità ai treni in arrivo dal Sud Italia[7].

Negli anni successivi, Palmiro Togliatti, segretario del PCI, chiese di estendere l’iniziativa ad altre zone del Centro e del Sud: la prima di queste nuove esperienze fu a Cassino, nel gennaio 1946.

La chiesa di Pio XII, animatamente anticomunista, disincentivava questi spostamenti, dicendo che sarebbero stati spediti in URSS[8].

I treni della felicità raggiunsero il maggior numero di viaggi fra il 1946 e il 1947, espandendo l’iniziativa in tutto il Centro e il Sud per le partenze e in tutto il Nord per l’arrivo.

Note

  1. ^ I treni della felicità, quando i bambini del sud furono spediti e salvati, su barinedita.it.
  2. ^ Francesca Saturnino, I treni della felicità, una storia di accoglienza nell’Italia divisa, su ilmanifesto.it, il manifesto.
  3. ^ Bruno Maida, I treni dell’accoglienza - Infanzia, povertà e solidarietà nell'Italia del dopoguerra 1945-1948, Einaudi, 2020 ISBN 9788806246365
  4. ^ Il tempo e la storia, I treni della felicità, su Rai Scuola. URL consultato il 5 giugno 2020.
  5. ^ a b 1946, i bimbi dei treni della felicità, su ANPI. URL consultato il 5 giugno 2020.
  6. ^ Raffaella R. Ferré, La storia dimenticata dei bambini di Napoli salvati dalle famiglie del centro-nord Italia, su The Vision, 25 gennaio 2019. URL consultato il 27 maggio 2024.
  7. ^ Graziella Priulla, Un piccolo pezzo di una storia grande: i treni della felicità, su impagine.it, 4 Luglio 2018. URL consultato il 27 maggio 2024.
  8. ^ Simona Cappiello, Gli Occhi Più Azzurri. Le storie vere dei treni dei bambini, Colonnese, 2021, ISBN 978-8899716585.

Bibliografia

Collegamenti esterni