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Riga 11: Nell'edizione originale di ''Atlas zur Musik'', a livello musicologico e in ottica sistematica Michels prende in considerazione la ''Musik-pädagogik'' (tradotta però in ''Didattica musicale'' nell'edizione italiana<ref>{{Cita libro|autore=Ulrich Michels|curatore=G. Acciai (ed. it.)|titolo=Atlante di musica|annooriginale=1977|anno=1982|editore=Mondadori|pp=4-5}}</ref>), collocandola - in una rappresentazione grafica schematica <ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books/content?id=yGPIhleaiQkC&hl=it&pg=PA12&img=1&pgis=1&dq=Musik-p%C3%A4dagogik&sig=ACfU3U0_NGU7CKh6NRBJEMilB_hO2pi8Lw&edge=0|titolo=Atlas zur Musik (estratto)|autore=Ulrich Michels|editore=Deutscher Taschenbuch Verlag|data=2001|p=12|accesso=2 gennaio 2024}}</ref> - nell'area della "musicologia sistematica", ma in zona liminare rispetto alla sfera d'azione della "musicologia applicata" (dove troverebbe effettivamente più giusta collocazione la "didattica musicale"). Ne ''La nuova Enciclopedia della musica Garzanti'' <ref>{{Cita libro|titolo=La Nuova Enciclopedia della Musica|anno=1983|editore=Garzanti|città=Milano|ISBN=88-11-50436-8}}</ref> (conosciuta anche come "garzantina") vi è una voce specificatamente dedicata alla ''pedagogia musicale'', estesa più in generale a ciò che, sin dalla Grecia antica, attiene l'insegnamento della musica, per Anche l'''Enciclopedia della musica'' Einaudi dedica l'intera parte quinta del X volume alla ''Pedagogia della musica''<ref>{{Cita libro|curatore=Jean-Jacques Nattiez|titolo=Enciclopedia della musica, Vol. II, l Sapere Musicale|anno=2002|editore=Einaudi|pp=785-879|ISBN=88-06-15850-3}}</ref> senza tuttavia porre in premessa (ai capitoli di cui si compone) coordinate teorico-terminologiche utili a meglio definire la voce in questione. Riga 27: == I temi della pedagogia musicale == Nel corso del '900, lo sviluppo e il consolidamento in Europa di metodi attivi nel campo dell'educazione musicale, e gli studi nel campo della psicologia evolutiva, hanno consentito di focalizzare alcune specifiche tematiche verso le quali la ''Pedagogia musicale'' ha mostrato interesse di studio e di approfondimento. Grazie ad autori che maggiormente se ne sono occupati, tali studi hanno dato luogo a rilevanti apporti teorici. Ne sono esempio l'approccio alle strutture e alle forme della musica come ''processi simbolici'' (de Natale, Imberty), alla ''competenza comune'' ([[Gino Stefani|Stefani]]) e all'osservazione delle ''condotte musicali'' (Delalande). Inoltre, in più La Legge 508/1999 (art. 2, comma 8, lett. ''d'') ha infatti previsto la "facoltà di attivare, fino alla data di entrata in vigore di specifiche norme di riordino del settore, '''corsi di formazione musicale o coreutica di base''', disciplinati in modo da consentirne la frequenza agli alunni iscritti alla scuola media e alla scuola secondaria superiore; " </ref> in attività incentrare su: * ''composizione'' (Porena, Paynter,...) |