Bozza:Pedagogia musicale - Wikipedia


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Premesse terminologiche

Pedagogia musicale e Pedagogia della musica sono locuzioni in parte intercambiabili, a seconda del contesto d'uso. In ambito accademico entrambe si indicano un campo d'indagine in cui convergono studi propri delle scienze dell'educazione e altri propri invece della musicologia sistematica. In altra accezione il termine è talvolta utilizzato (ma non del tutto propriamente) come sinonimo di educazione musicale.

In tutti i casi, sia a livello teorico-speculativo, sia pratico-applicativo, il ruolo della Pedagogia musicale è di indagare e orientare i processi che si sviluppano nel rapporto tra l'umano e qualsiasi fenomeno sonoro-musicale e il loro costituirsi in sistemi simbolici su cui si fondano le diverse culture. Il musicale, in tal senso, può essere assunto quale aggettivazione sostantivata inerente ad ogni tipo di incontro col sonoro nel mondo.

La "Pedagogia musicale" in altri Paesi

Nei pesi di lingua germanica il termine più attinente è Musikpädagogik, la quale:

si occupa dell'interdipendenza tra musica e persona nei processi di acquisizione e mediazione.

[...] La Pedagogia musicale come scienza va distinta dalla pratica educativo-musicale.

Die Musikpädagogik befasst sich mit dem Zusammenhang von Musik und Mensch in Aneignungs- und Vermittlungsprozessen. [...] Die Musikpädagogik ist als Wissenschaft von der musikpädagogischen Praxis zu unterscheiden.

Tra i primi a confondere i concetti sopra richiamati è Adorno, il qualche scrive un saggio dal titolo A proposito di pedagogia musicale che si apre con l'affermazione:

Lo scopo della pedagogia musicale è di sviluppare le capacità degli scolari in modo che essi arrivino a comprendere il linguaggio della musica e le più importanti opere musicali, siano in grado di coglierne il senso quel tanto che è sufficiente per capirle, e giungano al punto di saper distinguere la qualità e il livello delle opere [...][1]

La Pedagogia musicale nei Conservatori in Italia

In Italia, la Pedagogia musicale è stata introdotta inizialmente, con Circolare Ministeriale del 1969 con al denominazione Didattica musicale teorica e pratica. Ma è con l'anno successivo (a seguito della Circolare Ministeriale del 1970) "Didattica musicale teorica e pratica divenne Pedagogia musicale"[2]

Mario Piatti ricorda come

le discipline d’insegnamento erano denominate , Elementi di composizione, Direzione di coro e repertorio corale, Storia della musica, Pratica della lettura vocale e pianistica, la c.m. del 1970 apportò una significativa variazione: Didattica musicale teorica e pratica divenne Pedagogia musicale (credo sia la prima volta che tale denominazione compaia in documenti ministeriali!), mentre le denominazioni delle altre discipline rimasero3identiche. Ecco il testo del programma d’insegnamento di Pedagogia musicale:


come una delle cinque cattedra in cui si articolava la Scuola di Didattica della Musica ai sensi del Decreto Ministeriale del 13 aprile 1992 definì la struttura del Corso ordinario di Didattica della musica, articolato in cinque insegnamenti: Pedagogia musicale, Elementi di composizione per la didattica, Direzione di coro e repertorio corale, Storia della musica per la didattica, Pratica della lettura vocale e pianistica.

In seguito alla legge di riforma L. 508/1999[3] del sistema del sistema dell'AFAM, la Pedagogia musicale è la denominazione attribuita al Settore Artistico Disciplinare (SAD) CODD/04, cui afferiscono un insieme di campi disciplinari che, a vario titolo, si occupano dello studio di fenomeni musicali e delle loro potenziali valenze educative. Questo l'estratto dal Decreto con cui sono state definite le aree e le discipline didattiche per i Conservatori di Musica[4] :

Estratto dall'allegato A al DM 3.07.2009

Al quadro delle discipline sopra elencate si è più recentemente aggiunta l'attribuzione della Pedagogia musicale speciale e didattica dell'inclusione quale ambito delle competenze da acquisire nei percorsi di formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria per una scuola basata sull'inclusione.

Note

Bibliografia

  • Theodor W. Adorno, Dissonanze (tr. it. a cura di G. Manzoni), Milano, Feltrinelli, 1974 (ed. or. 1957).
  • Carlo Delfrati, Fondamenti di pedagogia musicale. Torino, EDT, 2008.
  • Mario Piatti (a cura di), Pedagogia della musica: un panorama, Bologna, CLUEB, 1994.
  • Silvano Sansuini, Pedagogia della musica, Mialno, Feltrinelli, 1978.