Ferrovia Palermo-Trapani


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La ferrovia Palermo-Trapani è l'ideale prosecuzione a ovest della linea costiera Messina-Palermo e collega i due capoluoghi di provincia. Il tratto fra Alcamo Diramazione e Trapani (via Milo) è sospeso all'esercizio a causa di lavori di ammodernamento[1]. Resta in funzione la più lunga via passante da Castelvetrano per il collegamento delle città di Trapani e Palermo.

Palermo-Trapani (via Milo)
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioPalermo Centrale
FineTrapani
Attivazione15 settembre 1937
Soppressione25 febbraio 2013
Riattivazione2025 (prevista)
GestoreRFI
Precedenti gestoriFS
Lunghezza125,17 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V = (tratta Palermo Centrale - Cinisi-Terrasini)

In corso di elettrificazione la rimanente tratta

DiramazioniPiraineto-Palermo Aeroporto (4 km)
Ferrovie
Palermo-Trapani (via Castelvetrano)
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioPalermo Centrale
FineTrapani (via Castelvetrano)
Attivazione5 giugno 1881
GestoreRFI
Precedenti gestoriFS
Lunghezza194,17 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V = (tratta Palermo Centrale - Cinisi-Terrasini)
DiramazioniPiraineto-Palermo Aeroporto (4 km)
Ferrovie

Storia

La ferrovia da Palermo per Trapani, della lunghezza di 125,17 km, via Milo e Calatafimi, venne inaugurata il 15 settembre 1937, quando venne aperto all'esercizio il tratto di linea, di 47 km, tra Alcamo Diramazione, Milo e Trapani, lungamente atteso[2].

Il primo collegamento tra le due città, tuttavia, risale al 1881, quando la Società della Ferrovia Sicula Occidentale inaugurò l'ultimo itinerario intermedio di collegamento.

Tratto Attivazione
Palermo-Partinico 1º giugno 1880
Castelvetrano-Trapani 10 luglio 1880
Partinico-Castellammare del Golfo 1º marzo 1881
Castellammare del Golfo-Castelvetrano 5 giugno 1881
Alcamo Diramazione-Trapani (via Milo) 15 settembre 1937
Manuale

I lavori erano iniziati qualche anno prima, con l'apertura, il 1º giugno 1880, del primo tragitto dalla nuova stazione di Palermo Lolli a Partinico. Un mese dopo, si inaugurava il tratto a sud, collegando Trapani a Castelvetrano. Nel marzo del 1881, la linea ferrata collegava Partinico con Castellammare del Golfo e, infine, il 5 giugno 1881, veniva aperto al traffico ferroviario il percorso trasversale Castellammare del Golfo-Castelvetrano.

La linea completa risultava così di 194,314 km e, fino al 1885, rappresentava un terzo della rete isolana. Il tracciato seguiva la costa da Palermo fino ad Alcamo, raggiungeva - puntando a sud verso l'interno - Mazara del Vallo e da qui riprendeva a correre lungo la costa fino a Marsala e a Trapani. Quella tra Palermo e Trapani non era però la via più breve: lo scopo della ferrovia non era collegare i due capoluoghi, quanto far giungere a Palermo il pesce di Mazara del Vallo e i vini di Marsala. Il traffico viaggiatori tra le località estreme era sempre scarso: solo le pessime condizioni dei collegamenti stradali spingevano chi non poteva farne a meno a fare l'intero viaggio che durava oltre 10 ore.

Fino al 1907, inoltre, non vi era collegamento diretto, per i viaggiatori, tra la stazione terminale della linea Palermo Lolli e la stazione di Palermo Centrale, in quanto le due compagnie ferroviarie erano diverse e nessun accordo era stato previsto al riguardo.

Con il passaggio alle Ferrovie dello Stato, venne progettato il tratto di raccordo e, solo in epoca fascista, si realizzò anche il collegamento più breve, di 47 km, che permetteva l'accorciamento della distanza ferroviaria tra i due capolinea, quasi 70 km. Il progetto, con la tariffa dei prezzo concordati e col Capitolato Speciale d’Appalto, fu approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici il 30 agosto 1930.

Nel dicembre dello stesso anno, il Ministero delle Comunicazioni dispose la consegna dei lavori alla società concessionaria della costruzione di tutte le ferrovie ricadenti nelle province di Caltanissetta, Trapani e Palermo.

Successivamente, nell’ottobre 1932, si avviarono i lavori per il tronco Ponte Bagni-Bruca e nel novembre del 1933 per il tronco Bruca-Fulgatore.

Alla fine del 1936, il Ministero delle comunicazioni dispose che entro il 31 luglio 1937 la linea doveva essere pronta per aprire all’esercizio.

Grazie ad uno sforzo affannoso da parte della ditta costruttrice e dell’Ufficio Dirigente, si arriva alla meta con alcuni giorni di anticipo, tanto che dei treni militari transitano sulla nuova linea tra il 14 luglio e il 18 agosto 1937. Il Duce Benito Mussolini ha inaugurato la tratta che costituisce "una delle maggiori opere che il Fascismo ha dato alla Sicilia". La nuova tratta comprendeva le stazioni di Calatafimi, Bruca, Ummari, Fulgatore, Erice-Napola, Milo e la fermata di Segesta Tempio[2].

Il 28 marzo 1941 venne attivato il raccordo fra il Bivio Oreto e la nuova stazione di Palermo Brancaccio.[3]

Il lungo passante traeva, fino a tempo addietro, una certa quantità di traffico viaggiatori e merci, dalla ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle chiusa all'esercizio nel 1987; in seguito a ciò, si è notevolmente ridotto il già poco consistente utilizzo della linea tra Alcamo e Castelvetrano.

Il 22 giugno 2001, nell'ambito dei lavori per l'estensione del servizio ferroviario metropolitano di Palermo, venne elettrificata la tratta da Palermo Notarbartolo a Tommaso Natale e, contemporaneamente, fu attivata la fermata di Palazzo Reale-Orleans[4], successivamente elevata al rango di stazione.

Nell'ottobre 2001 venne attivata una diramazione da Piraineto all'aeroporto di Palermo-Punta Raisi, lunga 4 km[5]. La tratta da Palermo a Piraineto è elettrificata e a doppio binario. È percorsa dai treni del servizio ferroviario metropolitano di Palermo.

Il 4 ottobre 2010, la tratta da Palermo Centrale a Palermo Notarbartolo venne interrotta per i lavori di raddoppio del binario e parziale interramento della sede[6]. La tratta venne riaperta il 29 dicembre 2011[7].

Il 25 febbraio 2013, poco dopo le ore 14:00, la circolazione fu sospesa, a tempo indeterminato, tra le stazioni di Alcamo Diramazione e Trapani, a causa di alcuni smottamenti di terreno che interessarono anche la massicciata ferroviaria,[8] istituendo autoservizi sostitutivi, mentre i treni per il capoluogo vennero instradati sul percorso più antico e lungo via Castelvetrano. RFI comunicò l'intenzione di ripristinare la relazione quanto prima,[9] avviando il programma di potenziamento, già previsto dal 2003, dell'intera linea Palermo-Trapani via Milo[8].

Progetti di ripristino ed elettrificazione

Sono in corso, da parte di RFI, i lavori di ripristino del più rapido collegamento "via Milo" secondo quanto segue: il progetto definitivo delle opere civili, del costo di 144 milioni di euro, è stato completato e sottoposto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 13/02/2019, che lo ha in seguito approvato[10]; l'istanza di verifica di assoggettabilità a VIA è stata presentata l'ottobre del 2019 al Ministero dell'Ambiente, che si è espresso con parere favorevole nel dicembre del 2020[11]; la Conferenza dei Servizi si è positivamente conclusa nel luglio del 2021[12]; la gara è stata aggiudicata in data 17 febbraio 2022 e i lavori inizieranno entro la fine del 2023[13]. Stanti i circa 3 anni necessari a completarne il ripristino, si prevede di riaprire la linea nel 2026.

È inoltre finanziato, con 85 milioni di euro (di cui 64 a valere sul PNRR), il completamento dell'elettrificazione tra Cinisi-Terrasini e Trapani, sempre sulla relazione diretta "via Milo"[14]. L'intervento si estende per 87 km e prevede la costruzione di quattro nuove sottostazioni elettriche per l'alimentazione dei convogli. In data 7/4/2021 è stata presentata al Ministero dell'Ambiente l'istanza e conseguentemente è stata esclusa dalla assoggettabilità a VIA l'opera[15]. Successivamente, in data 15/12/2022 è stata pubblicata la gara d'appalto dell'opera e i lavori inizieranno entro la fine del 2023. La costruzione (in due lotti) terminerà presuntivamente nel 2027 [16].

Principale beneficio di questi interventi di potenziamento è un ipotizzato tempo di percorrenza minimo tra Palermo e Trapani (via Milo) di 1h e 30m con 3 fermate intermedie, circa 50’ in meno rispetto all’attuale itinerario (via Castelvetrano), che porrebbe il treno in concorrenza con gli attuali collegamenti su gomma, che impiegano circa 2 ore.

Caratteristiche

La pendenza massima è del 22 per mille tra le stazioni di Salemi-Gibellina e Castelvetrano; fra Trapani e Palermo per la via diretta si incontra il 19 per mille fra le stazioni di Trappeto e Partinico. La velocità massima è di 125 km/h in due brevi tratti di circa tre chilometri ciascuno tra Capaci e Carini e tra Carini e Piraineto, ma la velocità della linea è mediamente compresa tra 80 e 90 km/h.

Al 2024, la linea è elettrificata fino alla stazione di Cinisi-Terrasini.

Potenziamento del nodo di Palermo

Dal 22 febbraio 2008,[17] sono in corso lavori di potenziamento infrastrutturale nella tratta che va da Punta Raisi a Palermo Centrale del nodo ferroviario, nel quale sono coinvolte le linee Palermo-Messina e quella per Trapani. I lavori del passante ferroviario sono stati inaugurati dal Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.

Il piano prevede il raddoppio dei 30 km tra la stazione centrale e la diramazione per l'aeroporto di Palermo-Punta Raisi e l'interramento di 7 km di questo percorso. Il percorso comprende 17 stazioni e 22 fermate.

Il 9 agosto 2018 venne riattivata per collaudo la tratta da Palermo Notarbartolo a Isola delle Femmine, completamente ricostruita e parzialmente interrata; la nuova tratta fu attivata, provvisoriamente, a semplice binario da Palazzo Reale-Orleans a Palermo San Lorenzo e a doppio binario da quest'ultima stazione a Isola delle Femmine.[18]

L'apertura al pubblico è avvenuta il 7 ottobre 2018.

Percorso

 Stazioni e fermate 

 

0+000 Palermo Centrale 15 m s.l.m.

 

fiume Oreto
       
per Messina, Agrigento e Catania
     
(0+000) Palermo Brancaccio * 1941[3]
 
       
DL Palermo
     
(0+973) Palermo Maredolce * 2015[19]
     
(1+753)
1+753
ex Bivio Oreto * 1941[3]

 

1+803 Palermo Guadagna * 2016[20]

 

fiume Oreto

 

2+691 gall. Vespri-Policlinico (3.404 m)

 

2+815 Palermo Vespri * 1990
3+763 Palermo Palazzo Reale-Orleans * 2001 (termine doppio binario)
   
vecchio tracciato in superficie † 1974
     
x+xxx Palermo Papireto (in costruzione)
     
Bivio Marittima † 1957
     
   
Palermo Lolli † 1974 30 m s.l.m.
     
5+587 Palermo Lolli * 2016[20]
   
6+095
     
     
Rete tranviaria di Palermo
       
per Politeama (in progetto)
     
6+512
1+687
Palermo Notarbartolo * 1974 (inizio doppio binario) 21 m s.l.m.
       
per Palermo Marittima

 

2+201 gall. Notarbartolo-Francia (2.537 m)

 

Palermo Lazio (in costruzione)

 

3+784 Palermo De Gasperi * 2024[21]

 

4+738

 

4+800 Palermo Francia * 1994

 

5+650 Palermo San Lorenzo 60 m s.l.m.

 

6+513 Palermo La Malfa * 2018[18]

 

7+838 Palermo Cardillo * 1994

 

9+826 Palermo Tommaso Natale 40 m s.l.m.

 

11+175 Palermo Sferracavallo * 2018[18]

 

 

13+793 Isola delle Femmine 17 m s.l.m.

 

Autostrada A29 - Strada europea E90

 

14+968 gall. Capaci (1.085 m)

 

16+033 Capaci * 2021[22]

 

16+053

 

16+798 Capaci † 2015 31 m s.l.m.

 

18+389 Carini-Torre Ciachea
     
19+115 raccordo Sidermetal

 

21+725 Carini 48 m s.l.m.
     
variante di tracciato * 2000
   
25+290 gall. Serragalluzzo (1.343 m)
     
   
     
26+633
   
26+813 Piraineto * 2000 (termine doppio binario) 35 m s.l.m.
   
     
gall. Orsa (1.387 m)
   
29+282 Orsa * 2003 5 m s.l.m.
     
30+810 Palermo Aeroporto * 2001 8 m s.l.m.

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90

 

33+117 Cinisi-Terrasini (termine elettrificazione) 47 m s.l.m.

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90

 

43+933 Lo Zucco-Montelepre 109 m s.l.m.

 

fiume Nocella

 

46+923 Partinico 141 m s.l.m.

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90

 

55+006 Trappeto 30 m s.l.m.

 

fiume Jato

 

58+012 Balestrate 22 m s.l.m.

 

Alcamo Marina

 

67+170 Castellammare del Golfo 4 m s.l.m.

 

fiume San Bartolomeo

 

73+227 Alcamo Diramazione 40 m s.l.m.
     
per Trapani (via Castelvetrano)

 

Autostrada A29 dir - Strada europea E933

 

81+360 Calatafimi 160 m s.l.m.
     
per Salemi (mai completata)

 

gall. Monte Barbaro (1.628 m)

 

Autostrada A29 dir - Strada europea E933

 

87+450 Segesta Tempio 243 m s.l.m.

 

90+687 Bruca 283 m s.l.m.
95+147 Ummari † 2002 228 m s.l.m.

 

102+278 Fulgatore 164 m s.l.m.
106+858 Dattilo-Napola † 2002 134 m s.l.m.

 

Autostrada A29 dir - Strada europea E933

 

114+151 Milo 24 m s.l.m.
     
per Alcamo Diramazione (via Castelvetrano)

 

120+345 Trapani 2 m s.l.m.
 Alcamo Diramazione-Castelvetrano-Trapani 

 

per Palermo

 

73+227 Alcamo Diramazione 40 m s.l.m.
     
per Trapani (via Milo)

 

Autostrada A29 dir - Strada europea E933

 

78+xxx Alcamo † 9.11.2006 65 m s.l.m.

 

88+518 Gallitello 139 m s.l.m.

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90
     
per Calatafimi (Kaggera)

 

98+959 Salemi-Gibellina 225 m s.l.m.
     
         
per Santa Ninfa † 1954

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90
     
per Burgio † 1968

 

114+982 Castelvetrano 177 m s.l.m.
     
per Porto Empedocle † 1985

 

Autostrada A29 - Strada Europea E90

 

123+448 Campobello di Mazara 85 m s.l.m.

 

128+883 San Nicola di Mazara 59 m s.l.m.

 

137+658 Mazara del Vallo 5 m s.l.m.

 

149+032 Petrosino-Strasatti 13 m s.l.m.

 

152+642 Terrenove 10 m s.l.m.

 

158+628 Marsala 15 m s.l.m.

 

161+711 Mozia * 1939[23] 3 m s.l.m.

 

164+952 Spagnuola 5 m s.l.m.

 

170+644 Mozia-Birgi 24 m s.l.m.

 

175+659 Marausa 11 m s.l.m.

 

Autostrada A29 dir

 

180+116 Salina Grande * 1949[24] 8 m s.l.m.

 

184+759 Paceco 8 m s.l.m.
     
per Alcamo Diramazione (via Milo)

 

189+345 Trapani 2 m s.l.m.
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La linea in uscita dalla Stazione di Palermo Centrale, superato il ponte sul fiume Oreto si separa dalla linea tirrenica per Messina, Agrigento e Catania e all'ex Bivio Oreto in prossimità della Stazione di Guadagna si congiunge alla tratta proveniente da Roccella e Brancaccio, seguendo poi fino a Piraineto il tracciato del passante ferroviario di Palermo, che è la tratta di sottoattraversamento urbano della città di Palermo della linea ferroviaria Palermo-Trapani.

La linea, a doppio binario fino alla Stazione di Palazzo Reale-Orleans, prosegue a binario singolo fino alla Stazione di Palermo Notarbartolo stazione di diramazione per Giachery del servizio ferroviario metropolitano di Palermo e del futuro anello ferroviario di Palermo.

 
La stazione di Palermo Notarbartolo

Dalla Stazione di Palermo Notarbartolo la linea torna a essere a doppio binario proseguendo all'interno del comune di Palermo in gran parte in galleria e in trincea, con le fermate di De Gasperi, Francia, San Lorenzo, La Malfa, Cardillo, Tommaso Natale e Sferracavallo.

La prima stazione che la linea incontra uscendo dal comune di Palermo è Isola delle Femmine, a servizio dell'omonimo comune. Segue la stazione di Capaci, una fermata ferroviaria sotterranea a servizio del comune di Capaci, aperta ufficialmente il 28 novembre 2021, che ha sostituito la precedente stazione di Capaci, istituita nel 1880 e soppressa nel 2015.

Seguono le stazione di Carini Torre Ciachea, a servizio dell'omonima località del comune di Carini, la stazione di Carini, a servizio dell'omonima città e, dopo la variante di tracciato realizzata nel 2000, con untratti di oltre 1300 metri in galleria, la linea raggiunge la stazione di Piraineto, una stazione ferroviaria di diramazione che serve l'omonima località di Piraineto, frazione del comune di Carini, che costituisce il punto d'origine della diramazione per Palermo Aeroporto.

Diramazione Piraineto-Aeroporto Punta Raisi

La stazione di Piraineto, costruita in trincea, venne attivata nell'estate 2000[25], in previsione dell'apertura della diramazione per Punta Raisi.

 
Vista dei binari di testa 1 e 2 della stazione di Palermo Aeroporto

La linea, proveniente da Palermo, è a doppio binario e dopo avere attraversato uma galleria lunga poco più di 1300 metri incontra l'unica stazione intermedia presente sulla diramazione, la stazione di Orsa, detta anche di Tonnara Orsa[26], una fermata ferroviaria nel comune di Cinisi, a servizio della località di Torre della Tonnara dell'Ursa. La fermata di Orsa venne attivata formalmente il 31 luglio 2003[26], ma mai entrata in effettivo servizio e venne effettivamente attivata l'11 settembre 2023, dopo 20 anni dalla sua costruzione[27]. Superata la fermata di Orsa, dopo poco più di un chilometro viene raggiunta la stazione di Palermo Aeroporto, capolinea della breve diramazione, che serve l'aeroporto di Palermo-Punta Raisi. La stazione di Palermo Aeroporto, che si trova all'interno del territorio comunale di Cinisi, originariamente denominata Stazione di Punta Raisi, venne attivata nell'ottobre 2001, contemporaneamente alla diramazione ferroviaria che la collega alla stazione di Piraineto, ed è stata oggetto di riqualificazione dal 29 giugno 2015 al 7 ottobre 2018, periodo nel quale venne sospesa la circolazione tra la stazione di Palermo Notarbartolo e Punta Raisi per lavori di potenziamento infrastrutturale riguardanti il passante ferroviario di Palermo.

La stazione, ridenominata Palermo Aeroporto il 3 dicembre 2023,[28] si trova completamente sotto il livello stradale, l'ingresso unico avviene attraverso l'aerostazione della quale rappresenta il livello -1, ed è composta da tre binari.

Piraineto-Alcamo Diramazione

La stazione di Piraineto, costruita in trincea, è dotata di tre binari di cui il primo e il secondo proseguono verso Punta Raisi, mentre il terzo rappresenta la prosecuzione della linea verso Trapani.

 
La stazione di Balestrate, ultima stazione della città metropolitana di Palermo

La linea da Piraineto prosegue a binario unico. La prima stazione che incontra è Cinisi-Terrasini, dove termina l'elettrificazione della linea. La stazione è ubicata nel comune di Terrasini e a servizio delle località di Cinisi e di Terrasini. La linea prosegue verso l'interno, passando per la stazione ormai dismessa di Lo Zucco-Montelepre e, dopo aver superato il torrente Nocella con un ponte dall'inconsueta struttura mista pietra-ferro, con una splendida travata metallica d'epoca, raggiunge la stazione di Partinico, a servizio dell'omonimo comune.

Lasciato l'importante centro agricolo di Partinico, la linea si dirige nuovamente verso la costa tirrenica dove incontra le stazioni di Trappeto, a servizio dell'omonimo comune, e di Balestrate, a servizio della località di Balestrate, ultima stazione della città metropolitana di Palermo.

La linea ferroviaria, entrata nella provincia di Trapani la prima stazione che incontra è Castellammare del Golfo, sita nel territorio comunale di Alcamo, a servizio delle località di Castellammare del Golfo e Alcamo Marina, prima di raggiungere la stazione di Alcamo Diramazione, sita nel comune di Calatafimi Segesta e raggiungibile da Alcamo da cui è distante 8,8 km, attraverso la Strada statale 113 e la Strada statale 733.

Dalla stazione di Alcamo Diramazione la linea prosegue per Trapani in via diretta attraverso via Milo, e con un percorso più lungo attraverso via Castelvetrano, servendo gli importanti centri di Castelvetrano, Mazara del Vallo e Marsala.

Alcamo Diramazione-Trapani (via Milo)

La tratta da Alcamo Diramazione a Trapani è attualmente chiusa al traffico dei treni dal 25 febbraio 2013 a causa di alcuni smottamenti franosi tra il Km 92 e il 93 con la caduta sui binari di circa 40 metri cubi di detriti, franati da un terrapieno a causa del maltempo, che ne hanno determinato l’inutilizzo ed è in attesa dei lavori di ripristino.

 
Il fabbricato viaggiatori della stazione di Alcamo Diramazione

Ancora prima della chiusura le stazioni della tratta erano state chiuse o riclassificate come posto movimento, ad eccezione della stazione di Calatafimi e della fermata di Segesta Tempio, entrambe nel comune di Calatafimi Segesta.

La linea in questa tratta corre quasi parallelamente alla Strada statale 113 e alla diramazione dell'Autostrada A29, che sottopassa più volte.

Procedendo dalla stazione di Alcamo Diramazione, dopo avere attraversato alcuni viadotti, la prima stazione è Calatafimi, entrata in servizio il 15 settembre 1937,[2] e denominata Stazione di Kaggera precedentemente all'entrata in servizio; la stazione doveva essere il capolinea della ferrovia a scartamento ridotto Salemi-Kaggera, prolungamento della linea Santa Ninfa-Salemi. La linea era stata progettata per collegare direttamente i comuni della Valle del Belice con Trapani[29], evitando il lungo giro costiero via Mazara del Vallo e Marsala, ma il progetto, iniziato troppo in ritardo, verso il 1930, non fu realizzato interamente; nell'ottobre del 1935 venne aperto all'esercizio solo il breve tratto di 10 km tra Santa Ninfa e Salemi,[30] mentre il tratto successivo fino a Calatafimi, seppur parzialmente realizzato, non venne mai del tutto armato e rimase abbandonato.

La linea proseguendo, dopo avere attraversato la galleria del Monte Barbaro, lunga oltre 1600 metri, raggiunge la fermata di Segesta Tempio, ubicata nei pressi dell'area archeologica; la fermata nel 2015 è stata capolinea di un treno storico organizzato dal Rotary Club di Palermo per una gita all'area archeologica di Segesta.[31].

La successiva stazione di Bruca entrata in servizio il 15 settembre 1937, all'attivazione della tratta ferroviaria da Alcamo Diramazione a Trapani[2] al servizio del centro abitato di Bruca, frazione del comune di Buseto Palizzolo è stata declassata a posto di movimento con il cambio orario del 15 dicembre 2002.[32]

La successiva stazione di Ummari al servizio del centro abitato di Ummari, frazione del comune di Trapani, entrata in servizio all'attivazione della tratta ferroviaria Alcamo Diramazione-Trapani,[2] dopo che nel 2001 era stata declassata a fermata,[33] venne dismessa l'anno successivo.[32]

Proseguendo la linea incontra stazione di Fulgatore, che serviva il centro abitato di Fulgatore, frazione del comune di Trapani, entrata in servizio il 15 settembre 1937, all'attivazione della tratta[2] e declassata a posto di movimento con il cambio orario del 15 dicembre 2002.[32]

La successiva stazione di Dattilo-Napola, che serviva le località di Dattilo, frazione del comune di Paceco e di Napola, frazione del comune di Erice, entrata in servizio il 15 settembre 1937, all'attivazione della tratta, con il nome di “Erice-Napola”.[2] è stata definitivamente soppressa nel 2002.

Superata poi la successiva stazione di Milo, che serviva il centro abitato di Milo, frazione del comune di Trapani, entrata in servizio il 15 settembre 1937, all'attivazione della tratta[2] e declassata a posto di movimento con il cambio orario del 15 dicembre 2002,[32] la linea raggiunge la stazione di Trapani.

Alcamo Diramazione-Trapani (via Castelvetrano)

Con la chiusura al traffico della linea via Milo per raggiungere Trapani la linea segue il percorso antecedente al 1937.

La linea fino a Mazara del Vallo correva quasi parallelamente all'Autostrada A29 per poi correre lungo la costa sudoccidentale della Sicilia quasi affiancata alla Strada statale 115 fino a Marsala e alla Strada provinciale 21 da Marsala a Trapani.

Lasciata la stazione di Alcamo Diramazione la linea dirigendo verso sud incrocia la vecchia stazione di Alcamo oggi dismessa. La stazione, il cui fabbricato è ancora in discrete condizioni, era ubicata in contrada Vivignato nel comune di Calatafimi ed era raggiungibile da Alcamo da cui era distante 8 km, attraverso la Strada statale 119, la Strada provinciale 11 e, per un brevissimo tratto, la Strada provinciale 33.

Seguono la stazione di Gallitello, sita in aperta campagna, nel territorio comunale di Calatafimi Segesta e declassata a Posto di movimento e la stazione di Salemi-Gibellina, sita alla periferia del centro abitato di Gibellina Nuova e a servizio anche del comune di Salemi dal quale dista circa 8,4 Km, raggiungibile tramite la Strada statale 188. Dalle stazione si diramavano le linee per Santa Ninfa e per Kaggera, quest'ultima mai completata. La stazione fino al 1922 era denominata "Santa Ninfa-Salemi"; in tale anno, per evitare confusione con la stazione di Santa Ninfa della linea Castelvetrano-Burgio, assunse la nuova denominazione di "Salemi",[34] successivamente mutata in "Salemi-Gibellina", quamdo, dopo che il terremoto del Belice del 1968 aveva distrutto Gibellina, nuova Gibellina venne riedificata una ventina di chilometri più a valle sul territorio del comune di Salemi in contrada Salinella.

 
Minuetto di Trenitalia a Castelvetrano

Procedendo verso sud la linea raggiunge stazione di Castelvetrano, al servizio dell'omonima città e stazione di diramazione fino alla loro chiusura delle linee a scartamento ridotto Castelvetrano-San Carlo-Burgio, chiusa nel 1968, e Castelvetrano-Porto Empedocle, chiusa nel 1985.

Proseguendo sempre in direzione verso sud si incontrano le stazioni di Campobello di Mazara, al servizio dell'omonimo comune, e di San Nicola di Mazara, oggi declassata a posto di movimento, sita in aperta campagna, nel territorio comunale di Mazara del Vallo e raggiunge la costa meridionale della Sicilia a Mazara del Vallo.

 
Automotrice ALn 668.3237 in partenza dalla stazione di Marsala

Dalla stazione di Mazara del Vallo correndo lungo la costa affacciata sul Mediterraneo la linea raggiunge la stazione di Petrosino-Strasatti al servizio del comune di Petrosino e della limitrofa Strasatti, frazione del comune di Marsala, cui segue la fermata impresenziata di Terrenove, dotata del solo binario di corsa e sprovvista di segnalamento, al servizio del centro abitato di Terrenove, altra frazione del comune di Marsala prima di raggiungere il capoluogo comunale nella stazione di Marsala, che nel 2011, in occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ha accolto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita alla città che, con lo Sbarco dei Mille fu protagonista del Risorgimento italiano.

Da Marsala a Trapani la linea corre quasi affiancata alla Strada statale 115 e quasi parallelamente alla Strada statale 115 e alla strada a scorrimento veloce Trapani-Marsala, passando per la fermata impresenziata di Spagnuola, dotata del solo binario di corsa e sprovvista di segnalamento, al servizio del centro abitato di Spagnola, frazione del comune di Marsala e la stazione di Mozia-Birgi, precedentemente nota come Ragattisi, dal nome della località di Ragattisi, nel territorio comunale di Marsala, al servizio del centro abitato di Birgi e distante pochi chilometri dall'Aeroporto di Trapani-Birgi, dalla spiaggia di San Teodoro e dall'isola di Mozia.

La linea prosegue passando per la stazione di Marausa, al servizio dell'omonimo centro abitato, frazione del comune di Misiliscemi, per la dismessa stazione di Salina Grande , e la stazione di Paceco, al servizio del centro abitato di Paceco, raggiungendo infine Trapani.

Materiale rotabile

 
Incrocio nella stazione di Milo tra un treno passeggeri al traino di una locomotiva a vapore del Gruppo 685 e un'automotrice ALn 772
 
Locomotiva D343 in testa al treno locale 9973 (Palermo)-Alcamo Diramazione-Trapani[35] tra Alcamo e Gallitello

Essendo questa linea non elettrificata hanno primeggiato le automotrici: in origine la Aln 56 poi le 772 e le 990; in seguito i gruppi più obsoleti hanno ceduto il posto a ALn 668 e 663. Le locomotive erano destinate al traino dei treni merci e dei treni passeggeri composti con materiale ordinario, in origine vaporiere Gr 625 e 685; in seguito locomotive diesel D.343, D.443, D.445.

Su ambedue le linee hanno circolato vari tipi di rotabili e locomotive:

Alcuni rotabili che hanno circolato nel passato vengono utilizzati per treni storici.

In uso:

Alla metà degli anni 2000 sono entrati in servizio i convogli ALe/ALn 501-ALe/ALn 502, soprannominati Minuetto nella versione Diesel e le relative evoluzioni:

I convogli Jazz e Pop vengono usati esclusivamente nella tratta da Palermo all'Aeroporto di Punta Raisi.

Note

  1. ^ Palermo - Trapani via Milo, su www.fsitaliane.it. URL consultato il 5 settembre 2023.
  2. ^ a b c d e f g h Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 100, 1937
  3. ^ a b c Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 56, 1941.
  4. ^ Novità a Palermo, in "I Treni" n. 228 (luglio 2001), p. 4.
  5. ^ Minari, op. cit., p. 31
  6. ^ Lavori a Palermo, in "I Treni" n. 331 (novembre 2010), p. 5
  7. ^ "Notizia flash", in "I Treni" n. 345 (febbraio 2012), p. 5
  8. ^ a b alcamo-trapani via milo | Comitato Pendolari Siciliani, su comitatopendolari.it. URL consultato il 13 settembre 2015.
  9. ^ I vertici delle Ferrovie sostengono il ripristino della tratta Palermo - Trapani via Milo, su TP24.it. URL consultato il 13 settembre 2015.
  10. ^ Ripristino della linea Palermo – Trapani via Milo - la conferenza del C.I.F.I., su siciliaintreno.org. URL consultato il 6 agosto 2019.
  11. ^ Progettazione definitiva delle opere civili ed armamento per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA, su va.minambiente.it. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2021).
  12. ^ Esito Conferenza di Servizi, su mit.gov.it. URL consultato il 10 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2021).
  13. ^ Ferrovia Palermo- Trapani via Milo, aggiudicato il ripristino, su www.primapaginatrapani.it. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  14. ^ RFI: soddisfazione per 77 milioni fondi PON ferrovie in Sicilia. Proficua collaborazione con MIT, su Ferpress, 9 dicembre 2019. URL consultato il 10 luglio 2021.
  15. ^ Progetto definitivo della elettrificazione della linea ferroviaria Palermo-Trapani Via Milo - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA, su va.minambiente.it. URL consultato il 10 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2021).
  16. ^ Redazione, Via libera dalla giunta Schifani per la linea ferroviaria Cinisi-Alcamo-Trapani, su Live Sicilia, 2 dicembre 2022. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  17. ^ Inaugurati i lavori del passante ferroviario
  18. ^ a b c Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 9/2018, su donet.rfi.it. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2018).
  19. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 11/2015.
  20. ^ a b Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 1/2016.
  21. ^ RFI - CT PA 13/2024
  22. ^ RFI - CT PA 22/2021
  23. ^ Ordine di Servizio n. 46 del 1939
  24. ^ Ordine di Servizio n. 68 del 1949
  25. ^ Notizie flash, in "I Treni" n. 217 (luglio 2000), p. 8
  26. ^ a b Nuova fermata, in "I Treni" n. 251 (settembre 2003), p. 7
  27. ^ Dopo 20 anni entra in funzione la fermata Tonnara Orsa: "Giornata di festa per Cinisi", su PalermoToday. URL consultato il 12 settembre 2023.
  28. ^ RFI, Circolare Territoriale 41/2023, area di Palermo
  29. ^ Molino, pp. 9-10.
  30. ^ Molino, p. 21.
  31. ^ LA STAZIONE DI SEGESTA
  32. ^ a b c d Impianti FS, in I Treni, anno XXIV, n. 246, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, marzo 2003, p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  33. ^ Impianti FS, in "I Treni" n. 227 (giugno 2001), pp. 4-5
  34. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 73, 1922.
  35. ^ Il treno aveva in composizione una carrozza passeggeri e una carrozza cuccette provenienti da Roma che venivano agganciate a Palermo

Bibliografia

  • Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 158
  • Marco Minari, Treni in aeroporto, in "I Treni" n. 280 (aprile 2006), pp. 28–32.

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