Marina Militare (Italia): differenze tra le versioni - Wikipedia


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|Marcia = ''Marcia d'ordinanza della Marina Militare''

|Mascotte =

|Battaglie = [[Guerra in Kosovo]]<br>[[Guerra al terrorismo]]<br>[[Prima guerra civile in Libia]]<br>[[Guerra civile in Libano]]<br>[[Guerra civile somala]]<br>[[Crisi del Mar Rosso]]

|Battaglie =

|Peacekeeping = [[INTERFET]]<br/>[[Operazione Atalanta]]<br>[[Operazione Sophia]]<br>[[EUROMARFOR]]<br>[[Operazione Irini]]<br>[[Operazione Aspides]]

|Peacekeeping =

|Anniversari = 10 giugno<ref>Festa della Marina Militare.</ref>

|Decorazioni = [[Decorazioni alla bandiera della Marina Militare|Vedi le decorazioni alla bandiera]]

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La [[Marina del Regno di Sardegna]] o Marina Sarda fu costituita con il neonato [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] nel 1713, dopo l'acquisizione del [[Regno di Sicilia]] da parte dei duchi di Savoia nello stesso anno, con lo scopo di collegamento con la terraferma e la protezione delle nuove coste. Furono acquisite le quattro galee siciliane e nel 1716 furono pronte tre navi a vela, il ''Vittorio'', costruita in Inghilterra, la ''Santa Rosalia'' e il ''Beato Amedeo'', costruite all'Arsenale di [[Palermo]] e armate da quaranta a sessanta cannoni.[[File:MAS esercitazione.jpg|thumb|Coppia di [[Motoscafo armato silurante|MAS]] in esercitazione (1918)]]

La marina militare italiana nacque il 17 novembre 1860 con l'unificazione della [[Marina del Regno di Sardegna]] con le marine del [[Real Marina del Regno delle Due Sicilie|Regno Delle due Sicilie]], [[Marina del Granducato di Toscana|toscana]] e [[Marina Pontificia|pontificia]] e successivamente assunse la denominazione di "[[Regia Marina]]" il 17 marzo 1861, a seguito della proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] da parte del parlamento di Torino.<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/regia.aspx|titolo=Nascita della Regia Marina|sito=marina.difesa.it|accesso=24 febbraio 2011}}</ref> Il 10 gennaio 1861 venne istituito il [[Ministero della marina|Ministero della Marina]], separato da quello della [[Ministero della guerra|Guerra]]. Nello stesso anno viene costituito il "Reggimento Marina" che nel corso dei decenni si è evoluto fino a diventare oggi la [[brigata marina "San Marco"]] e venne fondata la Regia Scuola degli Allievi Macchinisti, oggi nota come [[Scuola sottufficiali della Marina Militare]]. Nel 1881 viene inaugurata a Livorno l'[[Accademia navale]], per la formazione dei futuri ufficiali. Nel 1866 la [[Magenta (pirocorvetta)|pirocorvetta Magenta]] salpò e fu la prima nave della Regia marina ad effettuare la [[Circumnavigazione|circumnavigazione del globo]] terminata due anni dopo.<ref>{{Cita web|url=https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-pirocorvetta-magenta-%C3%A8-la-prima-nave-italiana-compiere-il-giro-del-globo|titolo=La pirocorvetta Magenta è la prima nave italiana a compiere il giro del globo|sito=Difesa Online|data=5 luglio 2017-07-05|lingua=it|accesso=6 gennaio 2024-01-06}}</ref>

Dopo la [[Battaglia di Lissa (1866)|battaglia di Lissa]], essa fu impegnata prima nella [[guerra italo-turca]]<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/dalissa.aspx|titolo=Da Lissa alla Prima Guerra Mondiale|accesso=24 febbraio 2011}}</ref> e poi nella [[prima guerra mondiale]]; in quest'ultima, essa non partecipò mai ad alcuna vera e propria "battaglia navale" con la flotta austro-ungarica, ma famose sono rimaste le azioni di quella che diventò in seguito la [[Xª Flottiglia MAS (Regno d'Italia)|Xª Flottiglia MAS]].<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/grandeguerra.aspx|titolo=Nella Grande Guerra|accesso=24 febbraio 2011}}</ref>

Nel 1869 venne inaugurato l'[[Arsenale militare marittimo della Spezia|arsenale della Spezia]], base navale utilizzata ancora tutt'oggi. Nel 1872 nacque l'[[Istituto idrografico della Marina|Istituto idrografico della marina]] responsabile della produzione della documentazione nautica ufficiale dello Stato italiano. Qualche anno dopo, nel 1890 viene impostato il regio sommergibile [[Delfino (sommergibile 1892)|Delfino]] dando così vita alla componente subacquea. Nel 1909 il sottotenente di vascello [[Mario Calderara]] conseguì il primo brevetto italiano di pilota d'aeroplano<ref>{{Cita web|url=http://www.elicotterienavi.com/aeromobili/STORIA1.HTM|titolo=Storia dell'Aviazione Navale|sito=www.elicotterienavi.com|accesso=6 gennaio 2024-01-06}}</ref> permettendo così la fondazione qualche anno dopo (1913) del "Servizio Aeronautico della Regia Marina", divenuto trasformandosi poi nell'odierna [[Aviazione Navale|aviazione navale]]. Nel 1911 nasce la Direzione Fari e Segnalamenti marittimi.<ref>{{Cita web|url=https://www.forzearmate.org/marina-militare-la-direzione-fari-e-segnalamenti-del-comando-logistico-della-marina/|titolo=Marina Militare: La Direzione fari e segnalamenti del Comando Logistico della Marina|autore=Op-C01|sito=ForzeArmate.org|data=28 giugno 2019-06-28|lingua=it-IT|accesso=6 gennaio 2024-01-06}}</ref> Nel 1914 vengono effettuati i primi esperimenti al mondo di lancio di siluro da idrovolante da parte del capitano del [[Corpo del genio della Marina|genio navale]] [[Alessandro Guidoni]]. Nello stesso anno viene costituito il Comando della Armata navale, da cui nel 1940 discenderà il [[CINCNAV|Comando in capo delle forze navali]].

Durante la prima guerra mondiale, nel 1918 avvenne l'[[impresa di Premuda]], il 10 giugno di ogni anno, la Marina Militare ricorda questo evento come la "Giornata della Marina".<ref>{{Cita web|url=https://www.ammiragliogiuseppedegiorgi.it/mc/634/premuda-un-impresa-storica-unica|titolo=Premuda: un’impresa storica unica|autore=Ammiraglio Giuseppe De Giorgi|sito=Ammiraglio Giuseppe De Giorgi|lingua=it|accesso=6 gennaio 2024-01-06}}</ref>

Nel 1931 viene varata la [[Amerigo Vespucci (veliero)|Regia Nave Scuola Amerigo Vespucci]], la più anziana unità della Marina.<ref>{{Cita web|url=https://masterx.iulm.it/news/amerigo-vespucci-varo-22-febbraio-1931/|titolo=Amerigo Vespucci: il 22 febbraio 1931 il varo dell’orgoglio italiano|sito=MasterX|data=2022-02-22 febbraio 2022|lingua=it-IT|accesso=6 gennaio 2024-01-06}}</ref>

=== La seconda guerra mondiale ===

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[[File:Giuseppe Garibaldi (551) underway in the Atlantic Ocean.jpg|thumb|[[Portaerei|Portaerei leggera]] [[V/STOL]] ''[[Giuseppe Garibaldi (551)|Garibaldi]]'']]

La progressiva radiazione del naviglio più anziano non compensata dall'entrata in servizio di nuove unità e il lento processo di ammodernamento in un'area sempre più difficile come il bacino del Mediterraneo, rendeva il compito della Marina Militare sempre più complesso, specie alla luce della situazione internazionale che con il riaccendersi, nel 1973, nella [[Medio oriente|regione medio orientale]], del [[Guerra del Kippur|conflitto arabo-israeliano]], acuiva le tensioni sullo sfondo della [[guerra fredda]]. D'altra parte più vicino all'Italia la Libia diventava sempre più minacciosa, soprattutto dopo [[Attacco al De Cristofaro|l'attacco condotto nel settembre del 1972]] da un [[Dassault Mirage|Mirage]] libico contro la corvetta ''[[Classe Pietro De Cristofaro (corvetta)|Pietro De Cristofaro]]'', impegnata in una missione di vigilanza pesca, che rispose all'attacco con le armi di bordo riportando però un morto e due feriti.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Giuliano da Frè|anno=2006|mese=giugno|titolo=Le forze armate libiche|rivista=I Documenti di Analisi Difesa|numero=68|url=http://cca.analisidifesa.it/downloads/1824313278_it.pdf|accesso=25 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110313163200/http://cca.analisidifesa.it/downloads/1824313278_it.pdf}}</ref>

Le esigenze della Marina vennero dunque raccolte in un documento intitolato "Prospettive e orientamenti di massima della Marina Militare per il periodo 1974-84", noto come "Libro Bianco della Marina",<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/golfopersico1985.aspx|titolo=Verso il Libro Bianco della Marina|accesso=25 febbraio 2011}}</ref> nel quale si evidenziava come una volta completato il programma costruttivo ordinario, tenendo conto delle unità che si sarebbero dovute ritirare dal servizio entro la metà degli anni ottanta era indispensabile il ricorso a uno stanziamento straordinario di fondi per consentire, nell'arco di un decennio, la realizzazione di ulteriori unità indispensabili per mantenere un ragionevole livello di efficienza e credibilità. Si richiedeva quindi l'acquisizione di nuove unità così ripartite:

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[[File:Sea king.jpg|sinistra|miniatura|Elicottero SH 3D Sea king della Marina militare in servizio a partire dal 1973.]]

Il programma a medio termine da portare avanti con la maggior parte degli stanziamenti ordinari prevedeva la realizzazione di quattro fregate lanciamissili [[classe Lupo]], due [[sottomarino|sottomarini]] [[Classe Sauro]], otto aliscafi [[Classe Sparviero (aliscafo)|classe Sparviero]] una rifornitrice di squadra [[Classe Stromboli (nave da rifornimento)|classe Stromboli]], una nave idrografica e altro naviglio d'uso locale impegnando così 735 miliardi di lire delle 1.000 totali previste dalla legge navale.<ref name=leggenavale/> Con i restanti 235 miliardi di fondi<ref name=leggenavale>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/storianavale/Pagine/applicazioneleggenavale.aspx|titolo=L'Applicazione della Legge Navale|accesso=25 febbraio 2011}}</ref> lo [[stato maggiore]] preferì concentrare le risorse disponibili sullesulla costruzione di nuove unità navali come il nuovo incrociatore portaeromobili ''Garibaldi'' e un gruppo di quattro cacciamine di nuova concezione<ref name=leggenavale/>, limitando al massimo i lavori di ammodernamento sul naviglio in servizio. All'epoca il ''Garibaldi'' veniva definito "incrociatore tuttoponte", anche a causa del [[regio decreto legge|regio decreto]] n. 645 del 28 marzo 1923, atto costitutivo della [[Regia Aeronautica]], che in forza a esso veniva a comprendere "tutte le Forze Aeree Militari del Regno e delle colonie dell'Esercito e della Marina",<ref>{{cita web|url=http://www.aeronautica.difesa.it/Operazioni/Pagine/default.aspx|titolo=Operazioni|accesso=25 febbraio 2011}}</ref> pertanto Esercito e Marina non potevano possedere propri velivoli. L'avvento degli elicotteri, non esistenti all'epoca del decreto in questione, permise alla Marina di dotarsi comunque di una propria componente ad ala rotante, mentre per gli aerei antisommergibile (comunque in forza all'Aeronautica Militare) si ricorreva a equipaggi misti Aeronautica/Marina. Solo successivamente verrà rinominato "portaerei".

La fine del decennio vide la Marina Militare impegnata, nell'estate del 1979, in un'azione umanitaria lontano dalle acque italiane in favore dei ''[[Boat people]]'' del [[Vietnam]], quando un gruppo navale formato dagli incrociatori ''Vittorio Veneto'' e ''Andrea Doria'' e dal rifornitore di squadra ''Stromboli'' si rese protagonista del salvataggio di quasi mille naufraghi nel [[Mar Cinese meridionale]].<ref>{{cita web|url=http://parma.repubblica.it/dettaglio/articolo/1669936|titolo="Così salvammo la boat people" - Diario dal Vietnam 30 anni dopo|accesso=19 febbraio 2011|dataarchivio=30 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130530232444/http://parma.repubblica.it/dettaglio/articolo/1669936|urlmorto=sì}}</ref> In questa occasione alla bandiera della Marina Militare venne conferita la [[Benemeriti della salute pubblica|medaglia d'oro per i benemeriti della salute pubblica]], prima decorazione ottenuta dopo la seconda guerra mondiale.

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Al processo di ammodernamento si è comunque affiancata una revisione dello strumento militare per far fronte alla carenza di fondi dovuta alla [[grande recessione|crisi economica iniziata nel 2008]]: è previsto uno snellimento dello stato maggiore trasferendo tutti i compiti operativi al comando della squadra navale ([[CINCNAV]]), l'addestramento di tutto il personale è centralizzato in Ancona nel Comando scuole (MARICOMSCUOLE), mentre tutto ciò che concerne la logistica spetterà al Comando logistico di Napoli, già [[Ispettorato per il supporto logistico e dei fari]], NAVISPELOG, a cui andrà anche la cura dei fari e del segnalamento marittimo; entro il 2018 inoltre la Marina Militare prevede di avere ventidue unità navali in meno.<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.marina.difesa.it/documentazione/Documents/rapporto_2012.pdf|titolo=Rapporto 2012|rivista=Notiziario della Marina|editore=Marina Militare |pp=48-55|data=novembre-dicembre 2012 |accesso=27 gennaio 2013}}</ref>

Nel [[2022]] viene dato inizio al progetto [[Basi blu]], che prevede la modernizzazione e l'adeguamento agli standard [[NATO]] delle infrastrutture marittime in capo alla Marina Militare, secondo i nuovi standard operativi della NATO (Bi-SC Directive 85-8), in un programma gestito dagli uffici del [[Ministero della difesa#Area tecnico-amministrativa!Genio della Difesa|Genio della Difesa]] (GENIDIFE)<ref>[https://www.difesa.it/Amministrazionetrasparente/geniodife/Pagine/Ufficio_Programma_BASI_BLU.aspx Ufficio di Programma “BASI BLU”]</ref>. In alcuni casi, come alla Spezia, il progetto ha sollevato alcune polemiche<ref>{{Cita web|url=https://www.glassbell.net/prodotto/il-golfo-ai-poeti-no-basi-blu/|titolo=Il golfo ai poeti, no basi blu - Glassbell edizioni|accesso=10 GOSTOagosto 2023}}</ref>.

== Funzione e compiti ==

La Marina Militare rappresenta la componente operativa marittima della difesa militare dello Stato italiano. Oltre a svolgere i compiti caratteristici delle [[forze armate]] italiane (difesa dello Stato, realizzazione della pace e della sicurezza, salvaguardia delle libere istituzioni, ecc.<ref>{{cita web|url=https://trovalegge.it/c-o-m/art-89-codice-ordinamento-militare-compiti-delle-forze-armate#:~:text=Compito%20prioritario%20delle%20Forze%20armate,quali%20l'Italia%20fa%20parte.|titolo=Art. 89 Codice Ordinamento Militare - Compiti delle Forze armate|sito=trovalegge.it|accesso=09 marzo 2023}}</ref>), la Marina Militare ha competenza su<ref>{{cita web|url=https://www.marina.difesa.it/documentazione/trasparente/Documents/Organizzazione/Articolazione%20degli%20Uffici/Articolazione_degli_Uffici_2022.pdf|titolo=Articolazione competenze|sito=www.marina.difesa.it|accesso=04 luglio 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-difesa-sicurezza/Pagine/default.aspx|titolo=Per la Difesa e la Sicurezza|sito=marina.difesa.it|accesso=9 marzo 2023}}</ref>:

* le vie di comunicazione marittime al di là del limite del mare territoriale e polizia dell'alto mare;

* il contrasto alla pirateria;

* traffico dei [[migranti]];

* il concorso al contrasto al traffico di [[sostanze stupefacenti]];

* il concorso ai fini di prevenzione e di contrasto del traffico dei migranti via mare;

* il rifornimento idrico delle isole minori;

* l'integrazione del dispositivo di vigilanza e di [[Ricerca e soccorso|soccorso in mare]];

* prevenzione dell'[[inquinamento]] delle acque marine;

* la prevenzione dell'[[inquinamento]] delle acque marine;
* le attività di [[protezione civile]] in occasione di calamità naturali ed emergenza sanitaria;

* le collaborazioni con enti e istituti in tema di tutela dell'ambiente marino, innovazione tecnologica delle [[energie rinnovabili]] e progettazione navale ''dual use''<ref>{{cita web|url=https://www.marina.difesa.it/cosa-facciamo/per-la-difesa-sicurezza/Pagine/default.aspx|titolo=Per la Difesa e la Sicurezza|sito=marina.difesa.it|accesso=09 marzo 2023}}</ref>.

== Struttura e organizzazione ==

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|style="background:#ccf" rowspan=4 | '''[[Comando logistico della Marina Militare]]'''

|style="background:#ccf" align=center | [[Dipartimento marittimo#Comando logistico della Marina Militare Area nord|Comando Interregionale marittimo Nord]] ([[La Spezia]])<ref name=commar>I Comandi marittimi dipendono per compiti e funzioni territoriali dal capo di stato maggiore, per compiti e funzioni logistiche dal Comando logistico.</ref>

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|style="background:#ccf" align=center | [[Dipartimento marittimo#Comando logistico della Marina Militare Area nord|Comando Interregionale marittimo Sud]] ([[Taranto]])<ref name=commar/>

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|style="background:#ccf" align=center | [[Dipartimento marittimo#Comando logistico della Marina Militare Area Capitale|Comando Interregionale marittimo Capitale]] ([[Roma]])<ref name=commar/>

|-align=center

|style="background:#ccf" align=center | [[Dipartimento marittimo#Comando logistico della Marina Militare Area Sicilia|Comando marittimo Sicilia]] ([[Augusta (Italia)|Augusta]])<ref name=commar/>

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=== Selezione, reclutamento e formazione ===

Dopo la sospensione del [[servizio militare di leva in Italia]], disposta ai sensi della [[legge 23 agosto 2004, n. 226]] l'arruolamento nel corpo - in tempo di pace - è previsto solo in modo volontario; è richiesta altresì un'età compresa tra i 17 e i 38 anni.<ref>[http://www.marina.difesa.it/formazione/concorsi/Pagine/default.aspx ''Arruolamento e concorsi'' da marina.difesa.it]</ref>

Tuttavia, in base alle esigenze di bilancio imposte dalla riforma del servizio di leva, alla [[revisione della spesa pubblica]] e a seguito delle disposizioni contenute dalla legge 244 del 2012<ref>{{cita web|url=https://temi.camera.it/leg17/temi/gli_schemi_di_decreto_attuativi_della_revisione_dello_strumento_militare#:~:text=244%20del%202012%20%2C%20il%20decreto,riduzione%20delle%20dotazioni%20organiche%20complessive.|titolo=La revisione dello strumento militare|accesso=8 gennaio 2023}}</ref> (più comunemente conosciuta come “legge Di Paola” per la revisione dello strumento militare) sono state imposte delle riduzioni del personale della Marina Militare che, dai 30.000{{formatnum:30000}} si stima diminuirà a 26.800{{formatnum:26800}} unità entro il 1 gennaio del 2033<ref>{{cita web|url=https://temi.camera.it/leg19DIL/temi/19_reclutamento-nelle-carriere-iniziali-delle-forze-armate-e-revisione-dello-strumento-militare-a-c-1870-ed-abb-a|titolo=Reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate e revisione dello strumento militare |sito=Camera dei deputati|accesso=8 gennaio 2023}}</ref>.

La forza armata dispone, per la selezione, il reclutamento e la formazione del personale, dei seguenti centri dedicati,

<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/organizzazione/comando_scuole_ancona/Pagine/enti_dipendenti.aspx|titolo= |sito=Ministero della Difesa Comandi/Enti Dipendenti e Centri di Formazione|accesso=19 aprile 2017}}</ref> che sono alle dipendenze dell'[[Ispettorato scuole della Marina Militare]] (MARICOMSCUOLE).<ref>{{cita web|url=http://www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MCOMSCUO.aspx|titolo= |sito=Ministero della Difesa Mariscuole|accesso=18 aprile 2017}}</ref>

*[[Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare (MARICENTADD)|Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare]] (MARICENTADD), ubicato a Taranto, per l'addestramento individuale avanzato specialistico di tutti gli ufficiali, i sottufficiali, i graduati e la truppa delle componenti navali e aeree della Marina Militare, nonché l'addestramento collettivo a favore degli equipaggi delle unità navali e degli aeromobili.

*[[Centro selezione addestramento e formazione del personale volontario della Marina Militare]] sito in [[Taranto]], che provvede alla selezione e all'addestramento del personale di truppa [[VFP1]].<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/formazione/istituti/maricentrota/Pagine/default.aspx|titolo=MARICENTRO Taranto|accesso=13 marzo 2013}}</ref>

*[[Centro selezione della Marina Militare]] di [[Ancona]],<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/entra-in-marina/informazioni/maricenselez_ancona/Pagine/default.aspx|titolo=Centro di Selezione della Marina Militare|}}</ref> per arruolamento ufficiali e concorsi per sottufficiali, marescialli e sergenti, concorsi per truppa in servizio permanente e per ferma prefissata [[VFP4]] e concorsi per la [[Scuola navale militare "Francesco Morosini"|Scuola navale Morosini]].<ref>http://www.marina.difesa.it/entra-in-marina/informazioni/maricenselez_ancona/Pagine/default.aspx</ref>

* [[Istituto di Studi Militari Marittimi]], di [[Venezia]], per la formazione e l'aggiornamento degli [[Comandante (grado militare)|ufficiali comandanti]].<ref>http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/formazione_avanzata/ismm/Pagine/default.aspx</ref>

*[[Accademia navale]] di [[Livorno]], per la formazione universitaria dei [[ufficiale militare|quadri ufficiali]].<ref>http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/accademia_navale/benvenuto_accademia/Pagine/default.aspx</ref>

* [[Scuola sottufficiali della Marina Militare]] che ha sedi presso [[Taranto]] (Mariscuola Taranto), e [[La Maddalena]] (Mariscuola La Maddalena), quest'ultimavolte per laalla formazione dei [[sottufficiale|quadri sottufficiali]].<ref>http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/mariscuola_taranto/Pagine/default.aspx</ref><ref>http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/mariscuola_maddalena/Pagine/default.aspx</ref>

* [[Scuola navale militare "Francesco Morosini"]], in Venezia, per la [[istruzione secondaria]] di stampo militare.<ref>http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/morosini/Pagine/default.aspx</ref>

*[[Scuola sommergibili della Marina Militare]], di Taranto per la selezione e la formazione dei sommergibilisti.<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/formazione-in-marina/formazione_specialistica/scuola/Pagine/LaStoria.aspx|titolo=Scuola Sommergibili.it|}}</ref>

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[[File:AmerigoVespucci.JPG|thumb|Nave scuola ''[[Amerigo Vespucci (veliero)|Amerigo Vespucci]]'']]

Nel 2023Attualmente la flotta della Marina Militare in attività si compone di:

* 2 [[portaeromobili]] [[STOVL]] ([[Giuseppe Garibaldi (C 551)|Garibaldi]], [[Cavour (C 550)|Cavour]])<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/navi/Pagine/portaeromobili.aspx|titolo=Portaeromobili|accesso=29 ottobre 2013}}</ref>;

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{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/sommergibili/Pagine/ClasseSauro.aspx|titolo=Classe Sauro|accesso=26 febbraio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/sommergibili/Pagine/ClasseTodaro.aspx|titolo=Classe Todaro|accesso=26 febbraio 2011}}</ref>);

* 4 [[cacciatorpediniere]] antiaerei (2 [[Classe Luigi Durand de la Penne|Classe Durand de la Penne]] e 2 [[Classe Orizzonte|Classe Doria]]);

* 10 [[Fregata (nave)|fregate]] (8 [[FREMM|classe Bergamini]] e 2 [[classe Maestrale (fregata)|classe Maestrale]])

* 1314 [[Pattugliatore|pattugliatori]] (34 [[classe Thaon di Revel]], 4 [[Nuove Unità Minori Combattenti|classe Comandanti]], 4 [[classe Cassiopea]] e 2 [[Classe Sirio]]);

* 4 [[Pattugliatore|pattugliatori costieri]] [[Classe Esploratore]];

* 10 [[cacciamine]];

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{{vedi anche|forze armate italiane#Operazioni internazionali}}

Oltre alla partecipazione di unità navali e aliquote della forza da sbarco a missioni a termine, esistono alcune missioni permanenti in ambiente NATO, UE o bilaterale. Tra queste,

* occasionalmente la ''[[Standing NATO Response Force Mine Countermeasures Group 1]]'' navigante in [[oceano Atlantico]] e formata da sei a dieci unità secondo le disponibilità e i compiti;<ref>{{cita web|url=http://www.aco.nato.int/page13615814.aspx|titolo=Standing NATO Maritime Group 1 and 2|lingua=en|accesso=20 febbraio 2011|dataarchivio=2 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140602200013/http://www.aco.nato.int/page13615814.aspx|urlmorto=sì}}</ref>

* permanentemente la ''[[Standing NATO Maritime Group 2]]'' (ex STANAVFORMED, ''STAnding NAVal FORce MEDiterranean''<ref>{{cita web|url=http://www.afsouth.nato.int/organization/CC_MAR_Naples/NAVSOUTH/STANAVFORMED.htm|titolo=Standing Naval Force Mediterraneant|lingua=en|accesso=20 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111114151411/http://www.afsouth.nato.int/organization/CC_MAR_Naples/NAVSOUTH/STANAVFORMED.htm}}</ref>), una formazione navale permanente della NATO con sede nel Mediterraneo formata da una unità per ogni paese NATO nel Mediterraneo più navi di altri paesi dell'alleanza. Il comando viene esercitato a turno da un [[ammiraglio]] di un paese partecipante;

* permanentemente la ''[[Standing NATO Response Force Mine Countermeasures Group 2]]'' (SNMCMG2)<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/attivita/operativa/Pagine/StandingNatoMaritimeCountermine.aspx|titolo=Standing Nato Maritime Countermine Group 2 - NATO|accesso=20 febbraio 2011}}</ref>), una formazione navale permanente della NATO con sede nel Mediterraneo formata da unità cacciamine e di appoggio di vari paesi NATO operanti nel Mediterraneo. Il comando viene esercitato a turno da un comandante di un paese partecipante e la forza opera prevalentemente ma non esclusivamente nel Mediterraneo, anche in paesi al di fuori della NATO.

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[[File:Naval ensign of Italy.svg|thumb|Bandiera della Marina Militare]]

Lo stemma ricordava così le antiche tradizioni marinare italiane; [[Domenico Cavagnari|Cavagnari]] scelse quattro repubbliche marinare in modo da rappresentare il nord, il centro e il sud del paese. Lo stemma, approvato nell'aprile del 1941 con regio decreto, comprendeva anche lo scudo [[armoriale di Casa Savoia|scudo sabaudo]] e due [[fascio littorio|fasci littori]]. In seguito alla proclamazione della Repubblica la bandiera della Marina Militare, privata dello stemma sabaudo, coincideva con la bandiera nazionale che pertanto venne usata come insegna navale fino al 9 novembre 1947, quando con [[decreto legislativo]] n. 1305 venne adottata la nuova insegna navale<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onorificenze/Marina/fonti_marina_a.htm|titolo=Medaglia al valore di Marina|accesso=27 febbraio 2011}}</ref>. Il 29 novembre 1947 il [[capo provvisorio dello Stato]] [[Enrico De Nicola]] approvò le modifiche allo stemma, portandolo a una forma rimasta immutata fino al dicembre 2012 quando, in seguito a uno studio, è stato adottato uno stemma con i tratti d'origine più fedeli ai simboli alle repubbliche marinare rappresentate.<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/Conosciamoci/Notizie/Pagine/20130206_jack_marina.aspx|titolo=Rinnovato splendore per lo stemma araldico della Marina|data=6 febbraio 2013|accesso=28 febbraio 2013}}</ref>

Lo stemma viene utilizzato nella bandiera della Marina Militare che, secondo il [[decreto legislativo]] n. 275 del 29 novembre 1947, "è costituita dal Tricolore italiano, caricato, al centro della banda bianca, dall'emblema araldico della Marina Militare, rappresentante in quattro parti gli stemmi delle Repubbliche marinare (in ordine da sinistra verso destra: Venezia, Genova, Amalfi e Pisa), e sormontata da una corona turrita e rostrata".<ref name=bandiera/>

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* [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)#Sala museale Guglielmo Marconi|Sala museale Guglielmo Marconi]] di [[Ancona]]<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/STORIACULTURA/UFFICIOSTORICO/MUSEI/Pagine/default.aspx|titolo=I Musei della Marina|accesso=15 marzo 2013}}</ref>

La Marina Militare ha inoltre un canale ufficiale su [[YouTube]] in cui sono attualmente presenti 624più di un migliaio di video autoprodotti e caricati.<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/results?search_query=Marina+Militare|titolo = Canale Ufficiale YouTube della Marina Militare|accesso = 20 aprile 2017}}</ref>

== Note ==