Pescara del Tronto: differenze tra le versioni - Wikipedia


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|Note superficie=

|Abitanti=135

|Note abitanti={{cita web|url=http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007T85&v=1UH07B07SE50000|titolo=Dati Censimento ISTAT 2001|accesso=26 ottobre 2008|dataarchivio=26 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111126233508/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90007T85&v=1UH07B07SE50000|urlmorto=sì}}

|Aggiornamento abitanti=2001

|Codice catastale=

|Nome abitanti= {{Non chiaro|pescaresi}}

|Patrono=[[Santa Croce (festa)|santa Croce]]

|Festivo=

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'''Pescara del Tronto''' (''La Pescara'' in dialetto locale<ref name="Marinelli">{{Cita|Marinelli 2009|p. 245}}.</ref>) è una [[Frazione (geografia)|frazione]] di 135 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> di [[Arquata del Tronto]] in [[provincia di Ascoli Piceno]], nella regione [[Marche]] ed appartiene all'[[ente territoriale]] della [[Comunità montana del Tronto]].

Il centro abitato è noto perché è stato completamente raso al suolo dagli eventi sismici avvenuti nel [[Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017|Terremoto del Centro Italia del 2016-2017]]. Data l'enorme gravità della tragedia, la frazione non verrà ricostruita lì dove sorgeva. [https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/10/il-paese-raso-al-suolo-pescara-del-tronto-senza-macerie-4-anni-dopo-il-terremoto-la-foto-simbolo/5998603/]

== Geografia fisica ==

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=== Eventi sismici ===

==== Terremoto dell'Aquila del 1703 ====

Il paese è stato investito dalle onde sismiche del [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Dalla ''Relazione generale delle rovine de’ 14 gennaio, e 2 febbraro 1073'', redatta da Pietro De Carolis, inviato presso la Prefettura di Norcia per la constatazione dei danni, si apprendono i dati delle rovine riportate anche dal borgo pescarese. Nell'informativa del commissario apostolico nella Villa di Pescara d'Arquata, alle dipendenze della giurisdizione umbra, si rilevavano la caduta di 50 case<ref>P. De Carolis, ''[https://books.google.it/books?id=y5rhWorA4woC&pg=PA24&dq=de+carolis+terremoto+arquata+1703&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjPzoe00b7hAhVOKVAKHWtTAMAQ6AEIKDAA#v=onepage&q&f=false| Relazione generale delle ruine, e mortalita' Cagionate dalle scosse del Terremoto de' 14. gennaro, e 2. febbraro 1703]'', ''op. cit.'', pag. 24.</ref> e due vittime: un anziano ed un ragazzo di 12 anni.<ref>G. Lalli, ''La torre Civica di Arquata del Tronto'', ''op. cit.'', p. 28.</ref>

==== Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 ====

Il centro abitato è stato colpito anche dai [[Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017|terremoti del 2016 e 2017]] che ne hanno causato la completa distruzione. L'evento del 24 agosto, di [[magnitudo (geologia)|magnitudo]] elevata, pari al grado 6,0 della [[Scalascala Richter]], ha provocato la quasi completa distruzione delle case e, nella sola frazione, la perdita di 52 vite umane.<ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/08/23/conte-a-veglia-vittime-pescara-tronto_cb4fb140-5d6c-43c2-9c4b-468e5208046a.html Terremoto: a Pescara del Tronto fiaccolata con Conte In occasione del secondo anniversario del sisma del 24 agosto 2016] da ansa.it URL consultato il 7 aprile 2019.</ref><ref>[https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/abruzzo/terremoto-fiaccolata-a-pescara-del-tronto-con-il-premier-conte_3159517-201802a.shtml| Terremoto, fiaccolata a Pescara del Tronto con il premier Conte Alle 3:36, l'ora della scossa del 24 agosto di due anni fa, il parroco ha letto i nomi delle 52 vittime] da tgcom24 URL consultato il 7 aprile 2019.</ref> Nei mesi seguenti, nuove scosse hanno infierito sul paese, ormai evacuato, fino alla più potente scatenatasi il 30 ottobre con una magnitudo di 6,5 che ha raso al suolo i pochi edifici che avevano resistito alla scossa del 24 agosto.<ref>[http://video.repubblica.it/dossier/terremoto-30-ottobre/terremoto-centro-italia-la-devastazione-di-pescara-del-tronto-nelle-immagini-aeree/257474/257740 Video di Pescara del Tronto all'indomani del terremoto del 30 ottobre 2016], da ''Repubblica.it''.</ref>

Gli ultimi studi sul territorio hanno stabilito che la frazione non potrà più essere ricostituita dov'era, poiché il suolo che la ospitava non risulta più idoneo alla ricostruzione. Sono ancora in corso indagini geologiche per progettare la realizzazione di un nuovo insediamento urbano.<ref>{{cita web|url=https://www.cronachepicene.it/2018/08/08/arquata-vuole-risorgere-incontro-pubblico-sulla-ricostruzione/57617/|titolo=Difficilmente Pescara del Tronto sarà ricostruita lì dove stava|accesso=7 aprile 2019}}</ref>

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È possibile aggiungere ulteriori informazioni e riferimenti, legati alla storia di questa chiesa, dalla lettura dell'Inventario conservato presso l'Archivio diocesano di Ascoli Piceno, tra le carte della busta n. 3 della Congregazione N. 4 di Arquata del Tronto, redatto nel sul finire del [[XVIII secolo]].

Dal documento si apprendono la consistenza, l'enumerazione e la descrizione di tutti i beni esistenti, sia mobili e sia immobili, delle suppellettili, delle ragioni e delle dazioni, del contenuto dei libri delle entrate e delle uscite e di qualunque altra spettanza riferibile ed ascrivibile al tempo della scrittura, quando la chiesa parrocchiale di Santa Croce, della Villa di Pescara, apparteneva alla Sagra Religione di Malta. L'esposizione si apre con la dicitura: «Nel nome di Dio Amen» e la data del [[19 febbraio]] [[1790]].<br>

Il compilatore dell'atto è il parroco Niccola Amadio che, «per ordine di Monsignre Illustrissimo e Reverendissimo Pietro Paolo Leonardi Vescovo, e Principe d'Ascoli», redige la lunga lista descrittiva.

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==== Edicola votiva ====

Poco oltre l'abitato del paese, lungo il percorso ottocentesco della Salaria, l'attuale SP129<ref>[https://www.openstreetmap.org/relation/7463884 Tracciato della SP129 su openstreetmap.org] URL consultato il 6 aprile 2019.</ref>, in direzione Arquata, all'altezza di una curva che precede la chiesetta di Santa Lucia ed il bivio per la frazione di [[Vezzano (Arquata del Tronto)|Vezzano]], vi era un'[[edicola]] votiva]] dedicata alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]. Probabilmente edificata su un sito più antico, già dal [[1867]] si trovava sulla sommità di una modesta altura a strapiombo sul fiume Tronto. Dall'iscrizione, datata [[1932]], posta nella parete interna, si apprendeva che era stata restaurata nell'anno [[1925]] da un abitante del paese di nome Antonio Pala. Il piccolo manufatto in muratura è irrimediabilmente crollato durante gli eventi sismici avvenuti tra il 2016 ed 2017. La sua struttura architettonica, contraddistinta da semplici linee e con coronamento a spiovente, si componeva di due colonne a sezione quadrata che sorreggevano un arco in laterizi. Al suo interno, in una nicchia protetta da una grata, vi era custodito il quadro che ritraeva l'immagine della [[Madonna col Bambino]], trafugato prima del terremoto.<ref>G. Lalli, ''Ottocento arquatano - Storie, fatti e misfatti'', ''op. cit.,'' pp. 210-212.</ref> Nelle 5 righe dell'iscrizione che correva nella facciata interna si leggeva:

{{citazione|1932<br>

ANNO X<ref>Riferito al ''X Anno'' della numerazione dell'[[era fascista]]. G. Lalli, ''Ottocento arquatano - Storie, fatti e misfatti'', ''op. cit.,'' pag. 211.</ref><br>