Stazione Mario Zucchelli: differenze tra le versioni - Wikipedia


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|didascalia =

|stato = ATA note

|div amm 1 = [[Dipendenza di Ross]]<br> ({{NZL}})

|div amm 2 = [[Baia Terra Nova]]

|altitudine =

|operata da = {{ITA}}

|tipologia = base permanenteestiva

|fondazione = [[1985]]

|popolazione = max 124 posti letto

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|didascalia mappa =

}}

La '''stazione Mario Zucchelli''' ('''MZS'''), prima conosciuta come '''BTN''' ([[Baia Terra Nova]]), è una [[Basi scientifiche in Antartide|base scientifica]] [[italia]]na in [[Antartide]], avente carattere permanente, operativa dal [[1985]]<ref name=COMNAP>{{cita web|titolo=Mario Zucchelli - Programma Nazionale di Ricerche in Antartide |sito=COMNAP Antarctic Station Catalogue |editore=[[Council of Managers of National Antarctic Programs]] |url=https://static1.squarespace.com/static/61073506e9b0073c7eaaf464/t/61562eb485b96b118de9f207/1633038006857/Italy_Antarctic_Station_Catalogue_Aug2017.pdf |anno=2017 |lingua=en |accesso=9 giugno 2024}}</ref>. È situata in una zona extraterritoriale senza alcuna [[sovranità]] nazionale, cosicché dal punto di vista amministrativo-diplomatico ricade nella competenza territoriale dell'ambasciata italiana di [[Wellington]], in [[Nuova Zelanda]]<ref>{{cita news|titolo=Referendum, al voto anche 35 ricercatori in Antartide|editore=ANSA|data=22 novembre 2016|url=http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/terrapoli/2016/11/22/referendum-al-voto-anche-35-ricercatori-in-antartide_c1dd9b9a-8ee2-4cef-8b72-fd02f9cd672c.html}}</ref>.

== Storia ==

[[File:Mario Zucchelli Station 07.jpg|thumb|Tetti della stazione]]

Il primo tentativo di aprire una base permanente in Antartide per ospitarvi una missione scientifica italiana risale agli anni [[1958]]-[[1959]], quando l'idea fu promossa da [[Silvio Zavatti]], che aveva pensato a una localizzazione presso la [[Terra della Regina Maud]] o l'[[Isola Bouvet]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.museopolare.it/Scheda.htm |titolo=Scheda dell'Istituto geografico polare "Silvio Zavatti"] |accesso=19 febbraio 2014 |dataarchivio=30 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181130202203/http://www.museopolare.it/Scheda.htm |urlmorto=sì }}</ref>.

La stazione permanente fu stabilita, invece, nell'area denominata [[Baia Terra Nova]] (74° 41' 42" S 164° 7' 23" E), sopra una roccia granitica, nella [[costa di Scott]], vicino alla [[Tethys Bay]]. Copre una superficie di circa 7.100 m² a cui, oltre a magazzini, laboratori, impianti, servizi e alloggi, si aggiungono varie unità satelliti dislocate su un'area urbanizzata di circa 50.000 m².

Nel 2004 è stata intitolata alla [[Mario Zucchelli]] l'omonimo ingegnere, che è stato alla guida del progetto Antartide (facente parte dell'[[Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibileENEA]] (ENEA), deceduto il 24 ottobre [[2003]].

== Descrizione ==

La stazione è operativa nei mesi primaverili ed estivi dell'emisfero australe (da ottobre a febbraio), ma è progettata in modo da sopportare anche un'eventuale permanenza in inverno e offre alloggi e servizi fino a 80-90120 persone. L'edificio principale (con una superficie totale di circa 2000&nbsp;[[metro quadro|m²]]) è costituito da 110 moduli prefabbricati ISO20 disposti su delle palafitte metalliche lungo una pianta a T, con l'ala centrale che si alza su 2 piani e, in corrispondenza dell'incrocio con le ali laterali, si erge sul 3º piano la sala operativa. Per accedervi ci sono due ingressi con vestiboli, da cui si entra nei lunghi corridoi del primo piano, che comprende le aree notte, giorno e laboratori. I dormitori sono costituiti da una serie di moduli, ognuno dei quali comprendente 4 posti letto, con accesso diretto ai corridoi e ai bagni. I corridoi si presentano completamente bui per volere del personale, probabilmente allo scopo di contrastare la costante presenza di luce durante l'estate.

Su un'ala si trova l'infermeria, generalmente con un chirurgo e un anestesista con anche una sala per eventuali interventi di emergenza e sempre in contatto con il [[Policlinico Gemelli]] di [[Roma]], mentre nella parte opposta si trovano i locali per il tempo libero. Nella stessa parte si trovano la mensa, con capacità di ospitare contemporaneamente 50 persone, la cucina, con apparecchiature completamente elettriche, e un ulteriore locale per il lavaggio delle stoviglie, ai quali si aggiunge la lavanderia. Al primo piano si trovano anche numerosi laboratori, mentre al secondo, oltre alla biblioteca e sala riunioni, sono ubicati gli uffici del "capo stazione", del "capo spedizione", del "responsabile della sala operativa" e del "coordinatore scientifico della spedizione". La sala operativa, invece, si trova sulla sommità della stazione ed è costantemente presidiata da operatori e meteorologi per assistere alle attività interne ed esterne alla stazione e provvedere ad eventuali situazioni di emergenza.<ref>{{cita web|url=http://www.rinnovabili.it/ambiente/missione-antartide-base-italiana-mario-zucchelli-station-666/|titolo=Missione Antartide: viaggio all’interno della Stazione Mario Zucchelli|data=21 novembre 2013}}</ref>

[[File:Mario Zucchelli Station 06.jpg|thumb|left|Sala operativa dall'esterno]]

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=== Alimentazione e servizi ===

La stazione è alimentata da 3 serbatoi di [[kerosene]] da 600.000&nbsp;[[litro|l]], a cui si aggiungono la centrale elettrica, l'inceneritore, il depuratore delle acque reflue, due liquefattori di gas ([[azoto]] ed [[elio]]) e il dissalatore, che permette di ricavare l'acqua direttamente dal mare. Grande attenzione viene posta ai rifiuti seguendo una raccolta differenziata, per poi riportarne gran parte in Italia e unirli ai rifiuti urbani. La centrale elettrica dispone di un gruppo di continuità e 4 generatori diesel, dei quali due da 140&nbsp;kW e due da 300&nbsp;kW.<ref name=logistica /> Nel [[2017]] è stato fornito dall'[[ENEA]] un [[impianto eolico]] costituito da 3 torri alte 10&nbsp;m, composte ciascuna da un rotore di 7&nbsp;m e turbine tri-pale ad asse verticale di 5&nbsp;m, che permette di produrre circa 63.000&nbsp;kWh di energia elettrica all'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/energia/2017/11/30/primo-impianto-eolico-per-la-base-italiana-in-antartide_be3f8e27-86dd-4a6b-9ca3-707342c892f0.html|titolo=Primo impianto eolico per la base italiana in Antartide|data=30 novembre 2017}}</ref> Nel [[2019]] è stato realizzato anche un impianto [[fotovoltaico]] che, durante la spedizione, ha prodotto 12.000&nbsp;kWh di potenzaenergia, permettendo di risparmiare 3700&nbsp;l di carburante, e si prevede che dalla spedizione successiva sarà in grado di produrne 50.000, pari al 15% del fabbisogno energetico della stazione.<ref>{{cita web|url=http://energia-plus.it/la-base-italiana-mario-zucchelli-in-antartide-verso-il-100-di-energia-da-fonti-rinnovabili_89378/|titolo=La base italiana “Mario Zucchelli” in Antartide verso il 100% di energia da fonti rinnovabili|data=19 marzo 2019}}</ref>

== Attività ==

[[File:Mario Zucchelli Station 02.jpg|thumb|left|Stazione vista dal mare]]

La base è operativa durante i mesi [[primavera|primaverili]] ed [[estate|estivi]] dell'[[emisfero australe]] (ottobre - febbraio), e rappresenta l'asse funzionale di tutte le attività di ricerca scientifica italiana in [[Antartide]] (PNRA,del [[Programma Nazionale di Ricerche in Antartide]] (PNRA): attività scientifiche principali, sostegno logistico alla base italo-francese [[Concordia, Antarctica|Concordia - Dome C]], base di supporto per la [[nave oceanografica]] antartica ''[[Laura Bassi (nave)|Laura Bassi]]'', punto di partenza delle traverse (attraversate logistiche del continente antartico, su mezzi cingolati, per il trasporto di materiali pesanti) e di coordinamenti dei campi remoti di rilevamento italiani.

Al 2016, è arrivata ad ospitare 31 spedizioni scientifiche (1985-2016), che negli ultimi anni hanno raggiunto una media di 250-300 ricercatori all'anno (solitamente suddivisi in tre periodi di permanenza di circa 40 giorni l'uno).

== Irraggiamento solare ==

Dato il posizionamento tra il [[polo sud]] e il [[circolo polare antartico]], la stazione Zucchelli sperimenta i fenomeni del [[sole di mezzanotte]] (circa tra novembre e febbraio, con culmine al [[solstizio]] di dicembre) e della [[notte polare]] (circa tra maggio e agosto, con culmine al solstizio di giugno); la massima oscurità al mezzogiorno locale - durante il periodo in cui il sole resta sotto l'orizzonte anche durante tutte le ore diurne - è comunque quella del [[Crepuscolo#Crepuscolo_nauticoCrepuscolo nautico|crepuscolo nautico]], trovandosi la stazione più vicina al circolo polare che al polo.

== Note ==