Associazione Calcio Napoli 1926-1927


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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Calcio Napoli nelle competizioni ufficiali della stagione 1926-1927.

AC Napoli
Stagione 1926-1927
Il Napoli nella stagione 1926-1927
Sport calcio
Squadra  Napoli
AllenatoreBandiera dell'Austria Anton Kreutzer(1ª-4ª)[1][2]
Bandiera dell'Austria Bino Skasa (5ª-18ª)[2](1ª-10ª)[3]
PresidenteBandiera dell'Italia Giorgio Ascarelli, poi
Carica vacante[4], poi
Bandiera dell'Italia Nicola Sansanelli
Divisione Nazionale10º nel girone A
Coppa CONI6º nel girone A
Maggiori presenzeCampionato: Catapano, Innocenti, Kreutzer, Sallustro (18)
Totale: Catapano (27)
Miglior marcatoreCampionato: Ghisi e Kreutzer (2)
Totale: Ghisi (5)
StadioMilitare dell'Arenaccia

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La stagione 1926-1927 fu la 1ª stagione del Napoli[5] nel nuovo campionato italiano organizzato su base nazionale.

Il 25 agosto 1926 (data tradizionalmente anticipata al 1º agosto)[6] l'industriale napoletano Giorgio Ascarelli fondò l'Associazione Calcio Napoli e la nuova squadra venne subito ammessa al campionato di Divisione Nazionale, in virtù del primo posto dell'Internaples nel torneo di Prima Divisione Lega Sud 1925-1926. Per la prima volta le squadre del Nord e le squadre del Sud disputarono il medesimo torneo (in precedenza c'erano due tornei, uno del Nord e uno del Sud, le cui vincitrici si affrontavano nella finalissima nazionale).

Il campionato partì il 1º ottobre 1926 e il Napoli fece il suo esordio ufficiale in casa, nello Stadio Militare dell'Arenaccia, contro l'Inter (0-3). Nelle nove gare del girone d'andata subì altrettante sconfitte e realizzò soltanto tre reti, bottino misero se si considera le ventinove reti subite; il Napoli chiuse il girone d'andata all'ultimo posto. Il girone di ritorno fu ugualmente di estrema pochezza, considerando che nelle nove gare giocate subì otto sconfitte racimolando un solo punto nel pareggio casalingo contro il Brescia (0-0).

In occasione della prima vittoria ottenuta contro l'Audace il 10 aprile 1927, il giocatore-allenatore Anton Kreutzer decise di tornare a Vienna e subentrò nel ruolo di allenatore Bino Skasa. Nello stesso anno, dopo il presidente Ascarelli, ci fu una pentarchia alla presidenza: Emilio Reale, Eugenio Coppola, Gustavo Zinzaro, Elia e Picchetti. Infine subentrò l'on. Nicola Sansanelli, che si dimise a fine campionato.[7]

Gli azzurri sarebbero dovuti retrocedere in Prima Divisione, ma la Federazione, consapevole del preesistente e pesante gap tra società settentrionali e meridionali, decise di graziare le tre squadre del Sud retrocesse ripescandole per il nuovo campionato.[8]

La prima maglia utilizzata dal Napoli per il nuovo campionato era di colore azzurro con colletto bianco e pantaloncini bianchi. Quale stemma del sodalizio fu adotato uno scudo ovale, dal fondo azzurro, con un cavallo inalberato e rivoltato, collocato su un pallone da calcio. Per ironizzare sui pessimi risultati sportivi della stagione, dalla figura del cavallo fu derivata la mascotte del club, il cosiddetto "ciuccio".

N. Ruolo Calciatore
  P Vittorio Pelvi
  P Armando Favi
  D Paulo Innocenti
  D Leslie Walter Minter [10]
  D Giuseppe Pirandello
  C Letterio Catapano[11]
  C Roberto Di Martino
  C Anton Kreutzer
  C Fausto Jaquinto
  C Giuseppe Marra
  C Vincenzo Valente
  C Domenico Silvestri
N. Ruolo Calciatore
  C Pollio
  C Ermanno Latella
  C Mario Costa
  A Giulio Bobbio
  A Domenico Gariglio[12]
  A Ernesto Ghisi
  A Osvaldo Sacchi
  A Attila Sallustro
  A Francesco Gorini
  A Arturo Bertolero [13][14]
  A Vincenzo Venturi

I primi giocatori acquistati dal Napoli furono Anton 'Fritz' Kreutzer dal Torino, che ricoprì il doppio ruolo di giocatore-allenatore, Letterio Catapano dalla Pro Italia e Giuseppe Pirandello dal Palermo.




Verona
24 ottobre 1926
4ª giornata
Verona  5 – 0  NapoliCampo di Borgo Venezia


Brescia
14 novembre 1926
6ª giornata
Brescia  5 – 1  NapoliStadium di Viale Venezia

Napoli
21 novembre 1926
7ª giornata
Napoli  0 – 3  JuventusStadio Militare dell'Arenaccia
Marcatori  1’,   66’,   80’ Vojak


Vercelli
5 dicembre 1926
9ª giornata
Pro Vercelli  4 – 1  NapoliForo Boario

Milano
19 dicembre 1926
10ª giornata
Inter  9 – 2  NapoliCampo di via Goldoni

Roma
26 dicembre 1926
11ª giornata
Alba Audace  5 – 2  NapoliStadio Nazionale






Modena
13 marzo 1927
17ª giornata
Modena  1 – 0  NapoliEx Velodromo


Genova
27 marzo 1927
1ª giornata
Andrea Doria  3 – 1  Napoli



Napoli
8 maggio 1927
4ª giornata
Napoli  1 – 1  LivornoCampo dell'Ilva[16]


Napoli
22 maggio 1927
6ª giornata
Napoli  2 – 0  Andrea DoriaCampo dell'Ilva[18]
Costa   1’,   44’Marcatori

Brescia
5 giugno 1927
7ª giornata
Brescia  0 – 0  NapoliStadium di Viale Venezia

Napoli
12 giugno 1927
8ª giornata
Napoli  1 – 1  Alba AudaceStadio Militare dell'Arenaccia[19]
Ghisi   55’Marcatori  53’ Jacopini

Livorno
26 giugno 1927
9ª giornata
Livorno  0 – 2[20]  NapoliCampo di Villa Chayes


Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
  Divisione Nazionale 1 9 0 1 8 0 17 9 0 0 9 7 44 18 0 1 17 7 61 -54
Coppa CONI 9 5 1 2 2 6 6 5 2 1 2 6 13 10 3 3 4 12 19 -7
Totale - 14 1 3 10 6 23 14 2 1 11 13 57 28 3 4 21 19 80 -61
Giocatore Divisione Nazionale Coppa CONI Totale
           
A. Bertolero 100010
G. Bobbio 400040
L. Catapano 18090270
M. Costa 008484
R. Di Martino 16070230
A. Favi 5-139-1914-32
D. Gariglio 15090240
E. Ghisi 12263185
Gorini 200020
P. Innocenti 18180261
F. Jaquinto 100010
F. Kreutzer 18230212
E. Latella 500050
G. Marra 100010
L. Minter 200020
V. Pelvi 13-480013-48
G. Pirandello 17080250
Pollio 400040
O. Sacchi 11082192
A. Sallustro 18180261
D. Silvestri 7081151
V. Valente 504090
V. Venturi 9040130
  1. ^ Il Mezzogiorno del 28-29 ottobre 1926.
  2. ^ a b Partite della Divisione Nazionale.
  3. ^ Partite della Coppa CONI.
  4. ^ Le mansioni presidenziali furono temporaneamente svolte da un comitato costituito dai soci Emilio Reale, Eugenio Coppola, Gustavo Zinzaro, Elia e Picchetti.
  5. ^ Dall'Associazione Calcio Napoli alla prima Coppa Italia, su sscnapoli.it, 16 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2011).
  6. ^ Il Mezzogiorno, 26-27 agosto 1926
  7. ^ a b Crescenzo Chiummariello, Franco Corradini, Dal Mandracchio al San Paolo - La storia del Napoli da Sallustro a Maradona, ed. Industrie Litografica Gamma s.r.l., 1963.
  8. ^ Pacileo e Gargano, 80 anni di passione, pag. 15.
  9. ^ Le mansioni presidenziali furono temporaneamente svolte da un comitato costituito dai soci Emilio Reale, Eugenio Coppola, Gustavo Zinzaro, Elia e Picchetti. Cfr. Crescenzo Chiummariello, Franco Corradini, Dal Mandracchio al San Paolo - La storia del Napoli da Sallustro a Maradona, ed. Industrie Litografica Gamma s.r.l., 1963.
  10. ^ aveva anche la cittadinanza italiana, come più fonti, tra cui l'articolo di Gianni Infusino in "Il Pallone d'oro", Edizioni Perna, pagina 102, affermano.
  11. ^ Littoriale del 2 settembre 1932, pagina 3, su emeroteca.coni.it (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  12. ^ Al contrario di quanto riportato da più fonti recenti, da fonti dell'epoca è stato accertato che il calciatore che militò nel Napoli all'epoca si chiamasse Domenico e non Corrado.
  13. ^ Marco de Nanni, Storia del Savona F.B.C. 1907-2007, Marco Sabatelli Editore, pagina 142.
  14. ^ Vanta con diverse squadre 2 presenze in Serie A e 7 in Serie B con una rete segnata.
  15. ^ Il Genoa ottiene la vittoria a tavolino per 2-0.
  16. ^ Il Mezzogiorno dell'8 maggio 1927.
  17. ^ Si sarebbe dovuta disputare il 15 maggio, ma fu rinviata e recuperata il 16 giugno.
  18. ^ Il Mezzogiorno del 22 maggio 1927.
  19. ^ Il Mezzogiorno del 12 giugno 1927.
  20. ^ Il Napoli ottiene la vittoria per forfait.
  21. ^ Il Mezzogiorno del 4 luglio 1927.