Tempo ordinario


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Il Tempo ordinario è quel periodo dell'anno liturgico della Chiesa cattolica e di altre Chiese cristiane che copre la parte dell'anno nella quale non ci sono tempi forti: nel rito romano esso va dal lunedì dopo la domenica del Battesimo del Signore all'inizio del tempo di Quaresima (che inizia con il Mercoledì delle ceneri), e riprende dopo la solennità di Pentecoste, per arrivare alle soglie del tempo di Avvento.

Il Cardinale Miloslav Vlk e due sacerdoti indossano i paramenti verdi durante una Messa del Tempo ordinario

La durata complessiva è di trentaquattro settimane[1] , divise tra i due periodi.

Nei tre anni A, B e C si leggono rispettivamente il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Marco e il Vangelo secondo Luca.

La prima lettura è una lezione dell'Antico Testamento, mentre la seconda lettura, l'Epistola, propone la lettura semicontinua delle lettere di Paolo e degli altri apostoli.

Il colore liturgico che si usa nelle celebrazioni è il verde: è il colore della vita e della quotidianità feriale.

Prima della riforma liturgica di papa Paolo VI, il tempo per annum era costituito da tre periodi: le domeniche dopo l'Epifania, il Tempo di settuagesima e le domeniche dopo Pentecoste.

  1. ^ In realtà (cfr. Messale Romano, Norme generali per l’ordinamento dell’Anno liturgico e del calendario, n. 43), le settimane sono trentatré o trentaquattro, anzi più spesso trentatré. Tuttavia l'ultima settimana è sempre la XXXIV: questo si ottiene, negli anni con solo trentatré settimane, saltandone una tra i due periodi. Se per esempio le Ceneri interrompono la settimana VIII, negli anni con trentaquattro settimane dopo Pentecoste si ricomincia con la IX, in quelli con trentatré settimane con la X.