Nicolai Lilin: differenze tra le versioni - Wikiquote


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*Lilin lo conobbi anni fa dopo la pubblicazione di ''Educazione Siberiana'', mi raccontò di essere amico di [[Licio Gelli]] e di andare in giro armato perché aveva tanti nemici. Il libro era molto interessante, ma conteneva una serie di balle evidenti sia sulla storia della Russia, sia sulla sua vita. Metà della mia famiglia è russa e quindi ho fonti dirette, ma ero stupefatto che tutti gli credessero. Poco dopo scrisse un pezzo per l'Espresso, dove spiegava di essere un ex cecchino e di aver ricevuto offerte da gruppi mercenari di alto livello per andare a combattere da qualche parte. Era talmente una vaccata che mi aspettavo gli tirassero le uova. No. Il mondo della cultura cominciò ad acclamarlo con un eroe, un pensatore, un filosofo. Guardate con chi faceva dibattiti, chi lo presentava, chi lo incensava. Era come vivere in un mondo parallelo dove, soprattutto, chi lo amava di più era la sinistra. Partecipava a dibattiti sulla democrazia, sulla guerra, sul mondo intero, faceva mostre di tatuaggi "siberiani" con le sponsorizzazioni istituzionali. Ogni volta che parlavo di lui venivo accusato di spargere merda su "uno più famoso di te" oppure di essermi fatto abbindolare da amici e parenti russi, che evidentemente ce l'avevano con uno che diceva la verità sul regime putiniano.

*Con il tempo i suoi libri cominciarono a vendere meno e divenne un propagandista delle peggior balle pro Putin. Pensavo che qualcuno che gli aveva dato lustro e visibilità avrebbe fatto autocritica. Invece no. Persone di sinistra che conoscevo molto bene decisero di candidarsi con lui perché "pacifista" e ancora una volta mi sembrò assurdo. Come una puntata di ''Black Mirror''. Ma come era possibile che si alleassero con uno che pubblicava fotomontaggi con il presidente ucraino che tirava cocaina, in cui scriveva che la moglie di Navalny si divertiva con gli amanti mentre lui moriva? Che insultava gli omosessuali nascosti nell'esercito ucraino? Non lo so, non riesco a capirlo nemmeno ora. Va bè, la storia non è finita, visto che sono di oggi le sue velate minacce al polonio per i giornalisti che parlano male dello Zar. Spero solo che, adesso che è latitante, non se ne faccia un martire del libero pensiero. E spero anche chi lo incensava adesso non lo insulti. Eh no, certe cose vanno fatte quando è difficile, non quando conviene. Ma siamo in Italia. Chi la spara più grossa vince sempre.

===[[Aleksandr Garros]]===

*La biografia di Lilin contiene quattro volte più eventi di quanto dovrebbe. Da bambino, ha tolto i giubbotti antiproiettile ai Moldavi uccisi in Transnistria. Si offrì volontario per partecipare alla seconda guerra cecena. La sua prima visita in carcere avvenne a tredici anni. Viene dalla Siberia, e tutti i suoi antenati maschi erano ragazzi, al confronto dei quali Al Capone è un boy scout, e la camorra di Cosa Nostra dovrebbe, dice lui, succhiarglielo senza chinarsi.

*Mi piacerebbe leggere il suo libro di racconti autobiografici, ma è un peccato che esista solo in italiano. È un personaggio meraviglioso e familiare. Lui, ovviamente, è Chlestakov, Chlestakov più uno, un figlio della nuova Russia - con il suo tempo di gomma, con la sua guerra e il suo carcere, con il suo amico Licio Gelli e con le minacce degli islamisti, a causa delle quali, si scopre, non gira per l'Italia disarmato.

*Un'affascinante impostura che risale al Falso Dmitrij e ai figli del tenente Schmidt, che erano disponibili a raccontare agli editori e ai critici europei sulla Russia tutto ciò che era piccante, scioccante e terribilmente eccitante, che segretamente desideravano, ma non osavano sperare.

==Note==